
In questo post ho continuato a progettare la struttura 4 (vedi post precedente).
Ho inoltre pensato che quest'ultima potesse essere assemblata e disposta lungo le aree verdi in pendenza andandosi ad integrare con esse.
Sono partita sempre dalla creazione di una nuova famiglia in cui ho disegnato una nuova dima:
Dopodichè ho creato un'altra famiglia su cui ho disegnato le assi che tengono unite le dime e che rappresenta essa stessa una dima su cui poggiano le assi di legno face based della pavimentazione:
Ho quindi assemblato tutto insieme in un'ulteriore famiglia:
Infine ho creato un file project dove ho assemblato e composto il modulo di quest'ultima famiglia semplicemente accostandolo e ruotandolo a mio piacimento. Questo è il risultato finale:
Mer, 31/05/2017 - 16:53

Gli oggetti che intendo realizzare, una volta poggiati al terreno, inevitabilmente per la loro forma si metteranno con il lato che guarda il cielo con una certa inclinazione rispetto al terreno stesso. Questo mi ha fatto pensare alla possibilità, anche guardando alcuni progetti già realizzati, ma soprattutto al buon soleggiamento sull'area del parco, di poter applicare su tale faccia un pannello solare in modo da riuscire a sfruttare energia sostenibile e trasformare quello che può essere un semplice arredo in una sorta di "capsula tecnologica". Una postazione di lavoro solare con wifi, dove le persone potrebbero lavorare collegando laptop e smartphone ma godendo dell' atmosfera del parco.
Ho poi lavorato sul perfezionamento della struttura. Inizialmente come primo approccio ai modelli adattivi avevo realizzato dei "tubi" che collegavano le varie sezioni ottagonali.
Però poi a livello di montaggio e materiale forse questa soluzione non è delle migliori. Quindi ho realizzato sempre con un modello adattivo delle vere e proprie aste, tenendo in mezzeria il profilo generatore del solido in modo poi da ancorare i punti adattivi nei vari punti medi degli spigoli delle sezioni ottagonali.
Devo risolvere il problema che mi si presenta agli angoli. Esternamente la mancanza di superficie crea un effetto che in realtà mi piace, perchè l'ombra va a risaltare la forma. Internamente l'eccesso di materiale non è possibile. Forse dovrei creare dei pezzi speciali agli angoli ma con i modelli adattivi non ci sono riuscito.
Mar, 30/05/2017 - 13:00
Ho pensato di posizionare la panchina in piccolo spazio pianeggiante dell’area cani, con la seduta rivolta verso l’interno dell’area.
Questo oggetto non è ideato per essere smontabile o variabile ma è concepito come arredo fisso il cui assemblaggio e montaggio è semplice. È infatti costituito da un solo elemento più complesso ripetibile sempre nella stessa forma il quale sostiene assi e tavole di legno che si vanno a innestare su di esso.
L’intero elemento può essere schematizzato come l’assemblaggio di tre parti: la panchina, le rampe per la salita e discesa dei cani, e una parti in cui è presente solamente il tunnel per questi ultimi.La parte più articolata della seduta è appunto l’elemento d’appoggio. Questo è costituito da una parte inferiore che andrà a formare il tunnel dove i cani potranno giocare, una parte superiore che sarà la vera e propria seduta e una parte adibita al passaggio superiore dei cani. La dima può variare all’occorrenza l’ampiezza della seduta, e di conseguenza la grandezza del tunnel, l’inclinazione e la lunghezza dello schienale, l’ampiezza del passaggio superiore dei cani e la distanza deli vari appoggi.
Al variare di questi parametri varieranno di conseguenza altri elementi come la posizione delle aste e la loro lunghezza, l’altezza e l’ampiezza della rampa ecc.Nella progettazione della panchina ho però riscontrato alcuni problemi su cui sto ancora lavorando: vorrei infatti che all’aumentare dello schienale della seduta aumentassero il numero delle aste, così che la loro distanza rimanga sempre costante e non rimangano spazi vuoti.
Inoltre la parte in cui è presente solamente il tunnel per i cani mi piacerebbe che girasse sotto alla rampa, ma non riesco a appoggiare le aste secondo quella direzione.

La lezione del prossimo Giovedì, 1 Giugno, si terrà in due momenti:
- la prima parte, dalle 9 alle 10:30 - Sarà svolta in collaborazione con il prof. Maurizio GARGANO,
e saremo ospiti del suo corso di Storia dell'Architettura, con una lezione sulla Archeologia del Digitale.
Siete TUTTI invitati a partecipare, anche per dare testimonianza del "digitale attivo", che il nostro
corso rappresenta. Il momento di confronto con il prof. Gargano è una tradizione storica e fondamentale
del nostro corso;
- la seconda parte, dalle 11 alle 12:30 - Nella nostra aula, ci saranno le Revisioni Costruttive con
l'imprenditore Claudio DEVOTO, realizzatore degli interni della Nuvola oltre che di diverse serie di
arredo "a forma complessa" con il quale si farà revisione dei progetti, in vista della loro produzione
in scala, prevista per la prossima settimana. In questo senso chiunque abbia fatto progressi dopo
la lezione del Fab Lab li posti entro Giovedi!
Contiamo che il ponte non vi faccia desistere, e di vivere un altro stimolante
momento della nostra Learning and Research Community.
Lun, 29/05/2017 - 12:54

1) Ho iniziato con il copiare il piano sottostante a un altezza di 5 metri, anche se potrei comunque assegnargli in seguito una quota permanente e un conseguente parametro, che possa permettermi di avere più modalità attraverso cui modificare la forma che andrò a creare --> intanto mi scuso ma il mio programma di screenshot ha le visioni!! Io ho revit in inglese, non in italiano, quindi non so come mai gli screenshot sono in italiano...
2) Uso il comando SET PLANE per impostare il piano di lavoro
3) Creo una reference line/spline sul piano in questione
4) Poi faccio la stessa cosa sul secondo piano di riferimento
5) Successivamente modifico una delle due splines, per arrivare a creare una forma più interessante sulla quale successivamente andrò a disporre la struttura
6) Adesso dividono la spline in 30 parti di uguale lunghezza attraverso il comando Divide path, e faccio in modo che i I numeri che definiscono i punti che delimitano tutte le divisioni fatte, siano visibili, per evitare di avere problemi successivamente nella costruzione della struttura.
7) Faccio la stessa cosa anche per la linea superiore, divido anche qui in 30 parti e verifico che I numeri crescono in senso antiorario come nel caso della spline sottostante, sempre per evitare problemi nel momento in cui andrò a inserire la struttura all'interno e farò partire il comando REPEATE per la costruzione automatica della struttura (come quando nella scrittura di un programma (in c++) sbaglio qualcosa e nel momento della compilazione mi da errore, anche su revit succede la stessa cosa: o il programma mi da errore, oppure il risultato non è quello desiderato, quindi bisogna poi ricominciare da capo)
8) Creo una reference line, questa volta, dritta e verticale a cui assegno momentaneamente 10 metri, che mi andrà a rappresentare l’attacco della struttura all’unico pilastro verticale che si trova all’interno della struttura in zona centrale.
9) Faccio anche qui la divisione della linea in 30 parti uguali e notando l'eccessiva vicinanza dei punti di attacco, decide di aumentare l'altezza della linea. A questa divisione assegno un parametro di tipo “INTEGER” - (numero intero) che mi andrà rappresentare il numero di divisioni esistenti in questo segmento verticale e anche nelle splines orizzontali.
10) Decido dunque di assegnare a questo segmento una quota permanente e di conseguenza anche un parametro, per poterne controllare in ogni momento le dimensioni.
11) Decido dunque di cambiare la misura del pilastro da 10 m a 15m. (naturalmente per il momento il progetto è sovradimensionato, ma successivamente provvederò a ridimensionarlo)
12) Adesso creo una nuova famiglia selezionando di nuovo Metric Generic Model Adaptive.
13) Quindi faccio i tre punti che mi definiranno la struttura e li rendo immediatamente adattivi, perché ho bisogno che si adattino ogni volta alle tre linee di riferimento che ho costruito precedentemente e che ho Diviso 30 parti ciascuna.
14) Adesso costruisco una linea di riferimento spezzata, utilizzando l'opzione snap 3D, di modo che possa rimanere vincolata questi tre punti adattivi precedentemente fatti.
15) Adesso (dopo aver creato un punto di riferimento posizionandolo sulla linea spezzata e aver utilizzato il suo piano di riferimento che è perpendicolare alla linea stessa, per creare un cerchio che quindi giace su un piano perpendicolare alla linea e con centro il punto stesso) seleziono sia la linea che il cerchio e utilizzo il comando crea forma per creare la struttura che avrà l’andamento della linea spezzata di riferimento creata precedentemente e passante per i tre punti adattivi.
16) Ma prima di fare ciò, devo assegnare un parametro alla quota del raggio del cerchio.
17) Risultato
18) Adesso assegno la dimensione voluta al raggio del cerchio e automaticamente cambia anche il diametro del tubo: di padre in figlio tutto si tramanda!!
19) Come si può osservare da questa immagine, la struttura segue la linea di riferimento spezzata, che a sua volta segue I punti di riferimento! Quindi abbiamo un sistema del tipo: figlio-padre-nonno!
20) Carico la famiglia"figlio" creata (della struttura) nella famiglia madre e la attacco (in 3 punti - tanti quanti erano i punti adattivi che ho creato precedentemente) al punto 1 della prima spline, al punto uno della seconda spline e al punto uno della terza linea di riferimento che in questo caso era una linea retta e verticale (il segmento che definisce l’attacco al pilastro centrale). Successivamente utilizza il comando REPEATE per far completare il programma stesso l'intero sistema strutturale, che verrà perfettamente compilato se ho eseguito correttamente tutti i passaggi.
21) Perfetto!! Adesso manca solo il pilastro centrale e le due splines che sono ancora non-materiali
22) Adesso modifico lo spessore della struttura perché è troppo sottile per le dimensioni esagerate di cui momentaneamente è caratterizzata.
23) Sulla splinea che è stata divisa in 30 parti, non funziona il comando crea forma associata al cerchio, quindi devo copiare la spline da un'altra parte, togliendo la divisione del percorso e creando la forma che poi andrò spostare indietro per farla coincidere con la spline divisa.
24) Intanto creo comunque un parametro che mi definisca il diametro della base di appoggio.
25) Copio la spline di base della struttura e cancello punti di divisione;
26) Successivamente copio di nuovo la spline adesso spoglia dei punti di divisione e la sovrappongo alla spline con i 30 punti di divisione… Naturalmente esce fuori un messaggio di errore che però decido di ignorare e faccio la forma 3D della base !!
27) Faccio la stessa e identica cosa con la spline superiore e assegno loro lo stesso parametro (Base_Appoggio) a cui assegno un valore a piacere.
28) Struttura completata; Ma come si può notare il diametro della base inferiore cambia lungo la spline di riferimento, purtroppo non ne conosco il motivo, probabilmente è dovuto al messaggio di errore che precedentemente ho ignorato (e che riguarda il fatto per cui le due splines sovrapposte possono generare comportamenti anomali successivamente...). All’ altezza del pilastro centrale ho assegnato un parametro che varia in base alla dimensione della linea che definisce gli attacchi della struttura, secondo una proporzione del tipo: altezza pilastro = Altezza degli attacchi + altezza degni attacchi / 10 affinchè non abbia la stessa dimensione del segmento di attacco della struttura