
LAB_6_VEGETAZIONE_Studio del'oleandro_Nerium oleander , appartenente alla famiglia delle Apocynaceae_LANNI-SORGI
Dalla modellazione parametrica di questa specie di albero presente nel lotto dell'edificio in numero di 3 alberi e dal seguente studio della radiazione solare nei mesi di gennaio,aprile, luglio, ottobre;è emerso che tali masse influiscono in maniera considerevole sulla radiazione solare a cui l'edificio è soggetto e influiscono anche sulla consistenza dei deterioramenti studiati nel precedente studio. La presenza di tale specie di albero influisce sulla mancata radiazione solare di quella facciata dell'edificio e si nota dalle macchie blu-viola che genera la massa di tale albero.
E' stato studiato anche l'ombreggiamento che tali alberi generano e anche qui viene messo in evidenza come la foto scattata il 2 maggio 2016 alle ore 16:40 corrisponda alla simulazione fatta dal software Formit 360 che genera delle ombre che proiettano la massa di tali alberi sull'edificio influendo molto sul suo ombreggiamento e anche nel cortile del lotto adiacente.

L'analisi solare è stata fatta nei mesi più caldi e nei mesi più freddi dell'anno, e comprende quel lasso di tempo che è il più critico termicamente.
E' evidente come le colonne hanno una zona che rimane sempre in ombra e questa zona sarà quella più soggetta a umidità. Infatti nel sopraluogo ci siamo resi conto che, se pur nessuna facciata aveva gravi danni estetici, queste parti evidenti nell'analisi solare presentano le tipiche macchie che crea la muffa che si sviluppa dove c'è uno sbalzo termico e quindi c'è condensa.
I setti murari possono pertanto subire gravi danni con il passare del tempo e vi sarà la necessità di molte manutenzioni, non solo dal punto di vista estetico ma anche da quello strutturale. E' probabbile infatti che l'armatura se non è stata adeguatamente coperta subbisca danni.
Mar, 03/05/2016 - 21:59
Per l'esercitazione riguardante le alberature e il loro impatto sul contesto,si è scelto di studiare un Tiglio (Tilia Tomentosa).Una pianta che molto spesso è possibile ritrovare lungo i viali alberati della capitale,ma allo stesso tempo anche nelle cittadine limitrofe.Sono alberi molto longevi e dalle dimensioni notevoli.Molto spesso la loro conformazione segue il fusto che assialmente si solleva verso l'alto,ma ci sono particolari casi in cui ciò non avviene, e l'albero assume forme anche molto complesse.
Motivo per il quale abbiamo ritenuto interessante la possibilità di studiare questa particolare specie alborea.
Come software per la realizzazione dell'analisi è stato scelto Formit360,nella versione pro.
Dopo aver localizzato il sito in cui si presenta ,l'albero abbiamo iniziato a svolgere i vari passaggi per la riproduzione volumetrica dello stesso.
dopo aver realizzato una circonferenza di base,cliccando con il tasto destro su di essa e selezionando il comando "Array" è stato possibile realizzare una serie di circonferenze consecutive alle quali è stata data come distanza reciproca, 1 metro ,per un serie consecutiva di 7 entità.
Vista la forma molto particolare dell'albero ogni circonfrenza tramite il comando "stretch",è stata modificata per dimensione e per posizione per emulaare nel miglior modo possibile la form reale del'albero.Una volta ritenutisi soddisfatti del risultato dal menu in alto,è stato selezionato il comando Advanced Modeling tools,e successivamente "Loft",tramite il quale una volta selezione le varie circonferenze hanno permesso di creare un volume solido che emulasse la forma richiesta.
Tramite la barra dei materiali per emulare l'aspetto visivo della pianta è stato dato un retino di colore verde per la chioma e uno marrone per il tronco.
ed infine sono stati realizzati alcuni dettagli inerenti all'intorno,tra cui la lunga siepe che costeggia il marciapiede e l'abitazione costruita non molto distante dall'albero.
Tendenzialmente la forma ottenuta sembra essere molto similare alla situzione reale della pianta.sia per quanto riguarda la forma che per l'aspetto inerente all'ombreggimento provocato nelle varie fasi della giornata.Nella foto successiva si esplica il risultato finale della realizzazione.
Ma l'analisi non si è limitata solo alla realizzazione dell'albero.Infatti,abbiamo iniziato ad individuare l'impatto che esso aveva con i contesto circostante.
L'albero è situato in una zona abbastanza distante da un qualsiasi edificio residenziale o commerciale, il che lo potrebbe sostanzialmente rendere poco interessante dal punto di vista dell'ombreggiamento.Ma è proprio questo suo essere molto isolato dal resto, che sembrerebbe avere un forte impatto su quello che invece è il piano stradale.
L'albero infatti non fa parte di un filare alberato,quindi la strada quasi completamente soleggiata,potrebbe avere nell'albero in questione,una netta interruzione,la quale potrebbe causare un forte fenomeno di abbagliamento visivo per l'autista che procede lungo quella strada.
Quindi nel caso in questione,abbiamo riscontrato che non sempre una alberatura può giovare un beneficio,ma anche possibili disagi visivi.Disagi che potrebbero essere risolti da una serie di alberature più fitte e costanti che andrebbero a creare un percorso ombreggiato molto più confortevole come nell'esempio sottostante:
Mar, 03/05/2016 - 20:21

Passeggiando per il quartiere Ostiense (nell'area identificata dall'omonima via, via Francesco Negri, via Giacomo Bove e via Pellegrino Matteucci), abbiamo iniziato ad osservare i fronti degli edifici alla ricerca di degrati legati alla probabile cattiva radiazione solare.
L'abbondanza di parti rovinate sui palazzi della zona ci ha "costretto" a prendere in considerazione più esempi da sottoporre all'analisi solare su Formit, fino ad arrivare a centrare il nostro obiettivo: una facciata degradata su via Giacomo Bove a causa della pessima esposizione alla luce naturale.
Dopo la creazione di un modello sufficientemente dettagliato abbiamo proceduto con l'analisi solare, dapprima annuale e poi, per avere un'ulteriore conferma, con quella mensile. Il tutto è stato ovviamente confrontato con le foto scattate in loco.
Ci siamo chiesti se il degrado che vedevamo sotto la mensola sporgente in alto potesse essere legato alla cattiva radiazione solare e l'analisi ci ha così chiarito le idee:
Analisi annuale
Analisi mesi estivi
Analisi mesi invernali
L'ipotesi di una cattiva radiazione è confermata, ma non solo per quella zona della facciata:
Abbiamo cercato una corrispondenza su Formit anche per la zona scura sotto il balconcino...
Analisi annuale
Analisi mesi estivi
Analisi mesi invernali
Ancora una volta l'ipotesi sembra essere confermata!
Altre prove:
Mar, 03/05/2016 - 18:55

Via delle medaglie d'oro, 165 - Facciata Ovest
Sono evidenti sulla facciata dell'edificio analizzato tracce di condensa sotto balconi e davanzali delle finestre, effetti della radiazione solare annua.
Modello dell'edificio
Dettaglio - effetti delle radiazioni su balconi (Facciata Ovest)
Facciata Nord
Dettaglio - effetto delle radiazioni su balconi (Facciata Nord)
Analisi solare - Gennaio (Visuale Nord-Ovest)
Analisi solare - Gennaio (Visuale Sud-Est)
Analisi solare - Giugno (Visuale Nord-Ovest)
Analisi solare - Giugno (Lato Nord)
Analisi solare - Giugno (Visuale Sud-Est)
Analisi solare - Settembre (Visuale Nord-Ovest)
Analisi solare - Settembre (Visuale Sud-Est)
L'analisi evidenzia i problemi di esposizione della facciata Nord in evidente stato di degrado. La causa è riconducibile all'orientamento (minore irraggiamento durante l'anno) e alla presenza di balconi, condizioni che favoriscono la formazione di condensa.
Le zone perennemente in ombra e gli angoli dell'edificio sono in generale i punti di maggiore accumulo per umidità e acqua piovana, come risulta dall'analisi delle altre facciate.
Gli effetti positivi dati dalla presenza di balconature e rientranze non compensa le problematiche nei mesi invernali, poichè l'ombra generata non raggiunge le bucature. Altre conseguenze di degrado sono il distacco di porzioni di intonaco, la formazione di patina biologica e la sedimentazione di sostanze, come risulta chiaro dalle fotografie.