
L'edificio preso in esame si colloca in Via Amiterno, nel quartiere di San Giovanni.
Per prima cosa si è provveduto ad impostare un'analisi delle ombre generate dalla configurazione dell'edificio.
Come si può chiaramente osservare dallo screen,i principali fattori di ombreggiamento sono i balconcini agettanti e il marcapiano collocato a metà della parte residenziale dell'edificio. Nel complesso, la facciata sembra essere oggetto di un soleggiamento prolungato nel corso dei mesi.
Per verificare ciò, è stata eseguita un'analisi solare comulativa:
Come previsto, se si considera l'annualità dell'esposizione la facciata risulta interessata quasi completamente dal soleggiamento, fatta eccezione soltanto per la parte subito sottostante il marcapiano in agetto.
Anche dalle analisi eseguite nel mese di Febbraio (prima immagine) e Giugno (seconda immagine) sono emerse le stesse peculiarità: facciata quasi totalmente esposta, anche in inverno, fatta eccezione per il secondo piano di residenze.
Nonostante la variazione del diagramma prodotto dalle analisi, sulla facciata non si osseva nessun particolare effetto negativo. L'unico danno visibile è uno scollamento dell'intonaco sulla parte alta; questa parte però, in accordo con l'analisi solare, non dovrebbe essere oggetto di un ombreggiamento eccessivo, dunque lo scollamento è da rimettersi probabilmente ad altre cause.
Un altro discorso àè invece quello dei balconcini. Come si può evincere dagli screen, questi sono sempre blu, anche in estate, quando il resto della facciata è quasi completamente rosso. Dalle foto si nota infatti come l'intonaco sia scollato e degradato notevolmente in corrispondenza di questi punti.

ANALISI RAPPORTO TRA EDIFICI E VEGETAZIONE.
L’oggetto di studio dell’esercitazione sul verde è l’istituto della Congregazione Delle Piccole Sorelle degli Anziani Abbandonati sito a Roma Nord precisamente nel quartiere Balduina. L’edificio, chiamato anche Villino Baldoni, è stato progettato da Gino Coppedè ed è collocato in un lotto che presenta una pendenza non indifferente dovuta alla morfologia del terreno. Negli ultimi anni il fabbricato e l’area intorno ad esso sono stati oggetto di una riqualificazione e manutenzione importante; in particolare gli esterni hanno subito grandi modifiche generando uno spazio suggestivo e tranquillo per gli abitanti della “casa di riposo”; indubbiamente senza la vegetazione esterna il luogo avrebbe perso la sua atmosfera e la sua bellezza, per questo abbiamo deciso di riportare l’edificio senza la vegetazione circostante per comprendere a pieno il valore della zona e capire come apparirebbe senza di essa.
- Piante
-Vista Prospettica 1
-Vista Prospettica 2
-Vista Prospettica 3
TIGLIO
La Tilia è una pianta arborea decidua di dimensioni ragguardevoli, originaria dell' Europa e del Caucaso, diffusa in gran parte dell'Europa; raggiunge i 35-40 m di altezza. Ha chioma tondeggiante, imponente, foglie ovali verde scuro sulla pagina superiore, verde chiaro sulla pagina inferiore; in autunno, prima di cadere, le foglie diventano giallo oro o verde chiaro. In primavera produce infiorescenze costituite da 4-5 fiorellini bianchi o crema, molto profumati.
CIPRESSO
Famiglia di conifere, generalmente sempreverdi, originarie del Mediterraneo orientale, diffuse a tutto il bacino Mediterraneo; è un albero longevo, a crescita lenta, che in natura può raggiungere i 20-25 metri di altezza. Presenta portamento colonnare, foglie squamiformi di colore verde scuro, che ricoprono interamente i rami piccoli; la corteccia è liscia, solcata da fessure verticali, di colore grigio scuro. Le piante maschili producono in primavera infiorescenze che liberano molto polline giallastro; le piante femmina invece producono frutti tondeggianti, che in autunno liberano piccoli semi. Pianta apprezzata come bonsai, offre alcune difficoltà nella messa in forma e nella potatura e cimatura.
PIOPPO
Il termine populus indica un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Salicacee che comprende più di trenta specie che, nel linguaggio comune, vengono chiamate indistintamente pioppi. Il pioppo, albero originario dell'emisfero settentrionale, può raggiungere un'altezza massima di 22 metri; il fusto, in caso di condizioni ambientali favorevoli, può raggiungere i 2,5 metri di circonferenza. La corteccia di questo genere di piante è liscia, soprattutto negli esemplari più giovani, con colorazioni tra il bianco e il grigio chiaro; per quanto riguarda gli esemplari più vecchi, invece, la corteccia si presenta fortemente rugosa, più scura e ricca di fessure. Le foglie sono disposte a spirale e hanno forma circolare: la dimensione varia da a esemplare mentre il colore diventa giallastro, quasi dorato, nella stagione autunnale.
LECCIO
Il leccio, nome comune per quercus ilex, appartenente alla famiglia delle Fagaceae, è un albero grande e longevo, dalla notevole importanza per il suo valore ornamentale, originario dell'area del Mediterraneo, in particolare dal nord della penisola iberica all'est della Francia. Il genere della quercia, a cui appartiene il leccio, è un genere allargato che comprende alberi decidui e sempreverdi, utilizzati per vari impieghi: per la loro bellezza decorativa, per arricchire giardini boscosi o creare viali alberati, ma anche per produrre un ottimo legname di qualità adatto a più funzioni.

La composizione consiste in un quadro di legno.Questo quadro viene reso parametrico andando a modificare i parametri di larghezza,altezza e spessore.
Per realizzarlo ho seguito questi passaggi:
1 )Primo passo: Apro il programma e scelgo NEW FAMILY ---> METRIC GENERIC MODEL
2) Units
3) Piane di reference e alinee
facciamo EQ
metiamo i parametri (type)
4) Extrusion
5) New Project
6) load family
7) metiamo materiali
metiamo ombra
Mar, 03/05/2016 - 12:31

Di seguito è stata effettuata l'analisi solare dell'edificio sito in V. Matteo Bartoli 107, attraverso il software Formit 360 prendendo in considerazione la situazione annuale in cui si trova la struttura.
E' stato deciso di non concentrare lo studio sulle facciate, in quanto queste risultano essere realizzate in cortina laterizia, e di conseguenza gli effetti della radiazione sono meno percepibili. In particolare è stata analizzata la situazione solare in cui si trova la rampa di accesso ai garage. Dalle foto sottostanti si intuisce che questa zona, esposta ad Est, risulta essere scarsamente illuminata dalla luce solare. Questo è ben visibile al di sotto dell'aggetto e sulle murature laterali, dove troviamo una grande concentrazione di umidità e muffe. Inoltre è presente, come si vede dalla seconda immagine, lungo la rampa di accesso, la presenza di umidità di risalita dal terreno.
Immagine 1:
Immagine 2:
Inoltre è stata presa in analisi anche la situazione del complesso sul prospetto Nord. Segno significativo di cattivo irragiamento solare è sottolineato dalla presenza di aree di terreno in cui non è presente la vegetazione. Questo è dovuto non solo all'esposizione a Nord del giardino, ma anche al fatto che a sinistra della struttura studiata è collocato un secondo edificio, che durante il pomeriggio proietta la sua ombra nell'area verde.
Immagine 3:

Studio della radiazione solare
Si analizza la facciata di un complesso parrochiale situato in Via Lucilio, a Roma.
L' edificio, è composto da soli due piani; la facciata è esposta a Nord-Ovest.
(fotografia scattata nel mese di Agosto)
Risalta immediatamente all' occhio una macchia presente in facciata proprio in prossimità dell'aggetto.
L'acqua che bagna la facciata durante le precipitazioni, al disotto del balcone, trovandosi sempre in ombra durante l'arco della giornata, non riesce ad evaporare, quindi stagnandosi crea una variazione del colore della facciata.
Studiando l'edificio attraverso Formit360, si puo' riscontrare lo stesso accumulo di umidità e di acqua visibile ad occhio nudo.
Analizzando singolarmente l'effetto causato da quest'aggetto durante i mesi dell'anno, si puo' notare che il periodo in cui si crea un maggiore accumulo di umidità, è il mese di Luglio.