
BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il lotto che ci è stato assegnato si trova ad Oltrisarco, Bolzano. E' situato come abbiamo visto in precedenza ai piedi della montagna, che influisce quindi nel modo in cui la luce naturale arrivi all'interno. L'elemento naturale montagna con il quale dobbiamo fare i conti, presenta un grosso limite nella progettazione e di conseguenza "ci costringerà"ad utilizzare soluzioni per schermare gli edifici o cercare di renderli permeabili alla luce naturale. Dopo aver riflettuto sulla volumetria dell'edificio, siamo giunte all'impianto attuale: si tratta di tre edifici disposti lungo il fronte stradale, che vanno a formare una "C" all'interno del lotto, e che creano e "disegnano", mediante la loro forma, una grande corte interna da studiare ed adibire al verde. Abbiamo mantenuto il passaggio della strada carrabile, Via Pietralba, che attraversa e taglia l'edificio sul fronte stradale; l'elemento che contribuisce all'unione degli edifici e a definire la sua volumetria semplice, ma allo stesso tempo netta, è la copertura. L'abbiamo pensata inclinata verso l'interno della corte, a formare una sorta di impluvium. L'edificio sul fronte stradale è un edificio in linea e si collega agli altri due a ballatoio, mediante uno snodo negli angoli dove ci sono corpi scala e ascensori che conducono ai ballatoi laterali.
ANALISI DELL'OMBREGGIAMENTO
Solstizio d'estate facciata NORD-EST
Solstizio d'inverno facciata NORD-EST
Solstizio d'estate facciata SUD-OVEST
Solstizio d'inverno facciata SUD-OVEST
Vista prospettica NORD-EST
Vista prospettica SUD-EST
Vista prospettiva corte interna
CONSIDERAZIONI
Tutti i nostri edifici presentano il doppio affaccio perciò non dovrebbero presentare grossi problemi per quanto riguarda l’illuminazione degli appartamenti. L’unico problema che abbiamo riscontrato è stato negli angoli: come già sottolineato abbiamo gli edifici laterali che si collegano mediante ballatoio all’edificio che si affaccia sul fronte stradale, dunque negli appartamenti agli angoli c’era un problema di affaccio di alcune zone sul ballatoio, nelle quali si creavano zone buie. Il problema è stato opportunamente risolto con l’inserimento di duplex (che originariamente non erano previsti): realizzando un triplo affaccio per l’alloggio all’angolo, con l’intento anche di caratterizzarlo con un involucro trasparente, e cercando il più possibile di “aprire” l’unico affaccio dell’alloggio immediatamente vicino, e cercare di illuminarlo anche solo da un fronte, abbiamo trovato una prima soluzione al problema.
La corte interna, data la grande spazialità, è ottima per creare percorsi e caratterizzare alcune aree, ma risulta essere molto sovraesposta in estate avendo gli edifici addossati al perimetro del lotto. Per questo motivo occorre effettuare delle considerazioni in merito. E’ necessario inserire delle alberature alte con delle chiome folte per creare delle zone di ombra piacevoli per esempio nella zone dedicata ai bambini e in quelle del parco attrezzato; inoltre vogliamo inserire dei pergolati o spazi coperti per creare delle zone in cui fosse possibile sostare. Abbiamo riflettuto sull’importanza dell’inserimento di un albero, il quale è un polo di attrazione nei periodi estivi e molto caldi, tipici del clima bolzanino; attorno all’albero ci si può riunire e si può venire a creare uno spazio condiviso nel quale attrezzarsi per giocare o intrattenere conversazioni. Nel nostro caso vogliamo che le zone verdi, e quindi il grande parco, diventino un passaggio o una sosta per un visitatore esterno, oppure un luogo da vivere appieno per chi abita i nostri edifici. Nel lotto più piccolo invece in estate si crea una zona d’ombra che permette una buona vivibilità della piazza, ma risulta essere poco soleggiata in inverno.
Vista della corte interna con inserimento di alberi, solstizio d'estate
Vista della corte interna con inserimento di alberi, solstizio d'inverno
ANALISI DELLA RADIAZIONE SOLARE
Radiazione solare solstizio d'estate facciata EST
Solstizio d'inverno facciata EST
Solstizio d'estate facciata OVEST
Solstizio d'inverno facciata OVEST
CONSIDERAZIONI
La radiazione solare ci ha permesso di fare alcune considerazioni circa il nostro progetto: abbiamo analizzato dunque come cambi la radiazione nel periodo estivo e nel periodo invernale. Nel solstizio d'estate notiamo come la facciate degli edifici che si affacciano all'interno della corte non ricevono un'elevata radiazione; questo è dovuto sempre alla poca inclinazione dei raggi solari che in estate risultano essere più alti rispetto all'inverno. Il fronte stradale (su Via Aslago) riceve una radiazione ancora minore anche dovuta alla presenza degli edifici dirimpetto. Al contrario in inverno la situazione cambia: possiamo notare infatti che il fronte Est (dellla corte) riceve un irraggiamento notevole, che invece diminuisce sul versante stradale.
Queste considerazioni ci fanno capire che dovremmo adottare delle soluzioni di schermature differenti, in modo tale che nelle facciate con forte irraggiemento ci sia una protezione che permetta agli abitanti di vivere in una condizione migliore; viceversa le facciate che ricevono la luce da Nord o sono meno irraggiate, dovranno essere trattate all'opposto e dovremmo studiare delle aperture che facciano entrare il più possibile la luce naturale
Non siamo riuscite ad inserire il modello 3D ed applicare la radiazione solare direttamente sul modello; per questioni di velocità abbiamo riportato solo i volumi. Sappiamo però che la presenza dei ballatoi influisce sulla radiazione della facciata, in particolare in presenza di aperture come finestre o porte finestre. Trattandosi come sappiamo di un aggetto, il ballatoio protegge in parte la facciata; anche dallo studio precedentemente svolto dell'analisi con modalità numeri, sappiamo che le finestre protette da aggetti ricevono un irraggiamento minore di quelle che ne sono prive. A proposito di ciò, pensiamo al fatto di dover inserire dei balconi nella facciata Est, che durante l'inverno è molto soggetta ad irraggiamento, mentre prevediamo che il fronte stradale sia completamente introverso e privo di aggetti.
Sab, 30/05/2015 - 10:23

Il nostro progetto mette in relazione un edificio a ballatoio, sul fronte di via Aslago, composto da alloggi singoli con affaccio a sud-ovest, con una serie di case a schiera disposte lungo la parte restrostante dell'area, con la facciata principale esposta a sud. Nella parte dell'area a sud di via Pietralba si sviluppano due case a schiera che riprendono il linguaggio una volta dell'edificio a ballatoio, una volta della casa a schiera.
Il progetto intende confrontare l'edificio a ballatoio, una forma plastica che possa creare un rapporto incostante con la strada, con la simmetria delle case a schiera, separate molto più nettamente da passaggi che collegano visivamente la strada con il parco.
L'obiettivo della disposizione è quello di raccogliere la luce da sud, orientando le case a schiera una dietro l'altra lungo tutta l'area, così da avere sempre una facciata illuminata. Per l'edificio a ballatoio invece, che segue la direzione della strada, si è scelto di esporre la facciata principale sul fronte di via Aslago, cercando con l'andamento curvilineo dell'edificio di raccogliere più luce possibile da sud-ovest.
Abbiamo analizzato l'ombreggiamento nei momenti più critici dell'anno:
possiamo notare come la disposizione delle case a schiera possa garantire una piena illuminazione anche d'inverno già nelle prime ore della mattina.
Arrivati alle 11, oltre alle case a schiera, anche l'intero edificio a ballatoio è pienamente illuminato.
La disposizione e l'altezza dell'edificio sul fronte di via Aslago non crea problematiche per l'illuminazione degli edifici limitrofi nelle ore più calde della giornata.
Una delle situazioni più critiche del progetto è l'illuminazione della facciata principale dell'edificio a ballatoio, che non è completamente illuminata prima delle 16.00. Questo ci spinge a inserire un maggior numero di alloggi nel corpo centrale dell'edificio, maggiormente ruotato verso sud.
Inoltre ci siamo posti il problema della schermatura delle facciate in estate, trovandoci in una delle città più calde d'Italia:
I passaggi tra le case a schiera che collegano la strada e il parco attraverso i sottopassaggi del ballatoio saranno sede per zone verdi, sedute e aree di gioco per i bambini. Notiamo come, data la dimensione ridotta delle case a schiera, queste aree risultino molto aperte e soleggiate nelle ore calde della giornata. Questo ci fa pensare che un'importante applicazione delle alberature possa creare delle zone d'ombra e contribuire a schermare le facciate delle case a schiera.
D'altro canto l'edificio a ballatoio risulta piuttosto schermato nelle ore pomeridiane in estate, complici i balconi che contribuiscono a schermare i piani sottostanti.
Possiamo infatti notare come le aperture dei monolocali poste sul fronte stradale siano schermate lungo tutto l'arco del pomeriggio e quindi nelle ore più calde della giornata.
Ven, 29/05/2015 - 23:46
PARTE 1: ANALISI E STUDIO DELLA SPECIE SCELTA
L'albero che abbiamo deciso di studiare e modellare su Vasari è un "pinus pinea", indicato spesso con il nome di "pino domestico" o "pino italico".
Questo albero rappresenta uno dei simboli caratteristici del paesaggio rurale romano. Durante il periodo fascita viene eletto "albero simbolo d'Italia", in quanto visto come simbolo di forza e mascolinità, soprattutto per la morfologia del fusto; ed è proprio in questo periodo infatti che viene piantato su vasta scala, soprattutto in ambito urbano, divenendo il protagonista dei grandi viali della capitale.
Secondo alcune fonti questo albero fu introdotto artificialmente in Italia già dai Romani o dagli Etruschi allo scopo di ricavare legno per la costruzione di imbarcazioni e la resina per impermeabilizzarle. Secondo altre invece la presenza dell'albero viene attribuita all'opera dei Lorena, che, agli inizi del 1700, decisero di realizzare vaste pinete per ottenere i semi, commestibili e dalle ottime caratteristiche nutrizionali, oltre al legname impiegato in edilizia.
L'albero, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, è una conifera sempreverde, a crescita abbastanza rapida. Ha un fusto eretto, con corteccia rossastra, che si rompe in placche abbastanza grandi, di colore grigio-marrone. Le ramificazioni partono soltanto nella zona sommitale del fusto, dando origine ad un'ampia chioma tondeggiante, che con il tempo assume una caratteristica forma ad ombrello; le foglie sono aghiformi, unite due a due, lunghe 10-15 cm, di colore verde grigiastro. Le infiorescenze maschili sono piccole, di colore giallastro; le infiorescenze femminili sono costituite da grandi pigne verdi, che divengono legnose a maturazione liberando i semi; si tratta di semi oleosi, con guscio legnoso, chiamati pinoli: il pino domestico è l'unica conifera da cui si ricavano quantità significative di pinoli.
Questa conifera può raggiungere anche i 25 metri di altezza e la sua chioma può arrivare a misurare, in maturità, anche 10 metri di diametro. Le dimensioni finali (raggiunte piuttosto velocemente) sono quindi imponenti, ma in linea generale non è un albero particolarmente longevo, soprattutto a causa della superficialità dell’apparato radicale. Nel suo ambiente naturale vive generalmente fino a 250 anni, ma come albero ornamentale è raro che superi il secolo.
La sua adattabilità alla siccità ed all'inquinamento fanno sì che il pino sia diffuso come albero ombreggiante in alberature stradali, lungo viali o piazze della città. Infatti lo troviamo a Piazza Filippo Carli,dove, grazie alla sua chioma ad ombrello, riesce ad ombreggiare una parte significativa della piazza e a permettere, nelle ore più calde del giorno, agli abitanti della zona di ripararsi all'ombra o ai bambini di giocare.
PARTE 2: MODELLAZIONE ALBERO
Per realizzare l'albero su Vasari avviamo il programma e nella prima schermata sotto "Families", clicchiamo su "New Conceptual Mass". Si aprirà una finestra con un file .rft, clicchiamo su "Mass" in alto e poi in basso su "Open". Si aprirà così il nuovo spazio di lavoro.
Prima di iniziare a disegnare, impostiamo l'unità di misura, andando nella barra in alto su "Manage" -> "Settings" -> "Project Units".
Ora iniziamo a disegnare l'albero scelto, impostando come prima cosa i livelli, ai quali vogliamo disegnare le diverse sezioni dell'albero in alzato. Prima di tutto impostiamo la vista di prospetto ruotando il cubo in alto a destra. Poi nella barra in alto clicchiamo su "Model" -> "Level" -> Datum; a questo punto cliccando sul piano verticale di lavoro possiamo, cliccando, impostare i diversi livelli di sezione.
Rinominiamo per comodità i livelli, a partire da quello a terra, che chiamiamo "piano strada" , poi quello di "inizio chioma", fino all'ultimo in alto che chiamiamo invece "fine chioma".
Una volta rinominati i livelli, impostiamo la distanza tra una sezione e l'altra cliccando sul livello scelto.
Ora reimpostiamo la vista in pianta cliccando sul cubo in alto a destra su "TOP". Clicchiamo nella barra in alto su "Model" -> "Work Plane" -> "Set" e impostiamo il livello sul quale disegneremo.
Iniziamo impostando il livello "piano strada" e andando su "Model" -> "Draw" -> "Circle" disegniamo la circonferenza per il tronco, poi andiamo avanti con gli altri livelli per disegnare le altre sezioni.
Una volta disegnate tutte le sezioni, torniamo in vista assonometrica: per il tronco estrudiamo la circonferenza di base come già fatto per gli edifici studiati in precedenza; per la chioma invece selezioniamo tutte le circonferenze e poi clicchiamo su "Model" -> "Form" -> "Solid Form".
A questo punto abbiamo concluso la modellazione 3D del nostro albero.
PARTE 3: IMPOSTAZIONE PARAMETRI
Una volta modellato l'albero, impostiamo i parametri per la crescita e per la caducità delle foglie. Come prima cosa impostiamo il parametro per la chioma: selezioniamo la superficie della chioma e, nella finestra laterale a sinistra su "Properties", clicchiamo accanto a Visible; si aprirà una nuova finestra chiamata "Associate Family Parameter" e clicchiamo in basso su "Add parameter", rinominiamo il nuovo parametro "chioma" e selezioniamo "INSTANCE" poi clicchiamo su ok e il parametro è impostato.
Questo parametro ci permette di accendere o spegnere la chioma, in modo tale da variare l'impatto dell'alberatura d'estate e d'inverno e fare un'analisi più attenta e precisa dello spazio e dell'ombreggiamento.
Ora impostiamo il parametro di crescita: per prima cosa prendiamo l'altezza di rifermento del piano a cui è vincolata la massa che deve cambiare altezza a seconda del valore del parametro. Per prima cosa rendiamo la quota permanete cliccando sulla barra accanto al valore della quota. Poi clicchiamo sulla quota, appena resa permanente, e nella barra in alto comparirà un menù a tendina chiamato “label”, apriamolo e clicchiamo su “add parameter”. Si aprirà di nuovo il menù visto precedentemente, il procedimento è lo stesso; tuttavia ricordiamoci di selezionare il tipo di parametro "TYPE". Questo parametro mi serve per regolare l'altezza e per capire come cambierà l'albero nel tempo e quali saranno i suoi effetti sullo spazio esterno. Allo stesso modo possiamo impostare, ad esempio, il parametro "tronco".
PARTE 4: INSERIMENTO DELL'ALBERO NELLA PIAZZA MODELLATA
Prima di inserire l'albero modellato nel progetto, è importante settare il piano di lavoro, cioè quel piano su cui andrà a poggiare l'oggetto importato. Per settare il piano clicchiamo su "Model" -> "Work Plane" -> "Set".
Poi clicchiamo in alto su "Model" -> "Concept" -> "Place Mass", poi per inserire il file su "Load Family". Una volta inserito, il file lo trovo nel menu a tendina delle Project Browser in "Family" -> "Mass" .
Inserendo l'albero all'interno della piazza abbiamo potuto studiare gli effetti della sua presenza sullo spazio circostante. Un albero così alto e con una chioma detta appunto "ad ombrello" riesce a creare una zona d'ombra piacevole dove, durante la primavera e soprattutto durante l'estate, gli abitanti della zona possono giocare o passare il tempo in questa piccola piazza della città.
Il giusto posizionamento dell'albero nella piazza fa sì che esso assuma un'importanza strategica: non solo migliora la qualità dello spazio urbano sotto il profilo della percezione visiva, ma genera anche effetti benefici sotto il profilo psicologico per i cittadini. Inoltre la presenza di alberature contribuisce a mitigare gli effetti negativi sul clima causati dall'uomo, producendo ossigeno e assorbendo CO2.
Il ruolo più importante dell'albero in città è sicuramente il raffrescamento e l'ombreggiamento che riesce a produrre, assorbendo o filtrando l'energia radiante proveniente dal sole attraverso le foglie degli alberi a foglie caduche in estate. L'albero inoltre riesce a moderare l’effetto isola di calore causato dalla copertura del suolo e dagli edifici, in porzioni così delimitate di città. Assolve quindi molteplici ruoli, andando a costituire forse l'elemento più importante dell'architettura urbana.
Ven, 29/05/2015 - 21:59

MODELLAZIONE PIOPPO BIANCO – POPULUS ALBA
INTRODUZIONE
Abbiamo scelto di modellare questo particolare albero per poterlo studiare ed includere nel nostro progetto. Infatti parte del lotto è un area “non progettata”, a metà strada tra un percorso nel verde ed un giardino, come mostreremo meglio nella prossima esercitazione. Per questo motivo ci servono degli alberi che non siano solo ornamentali, ma delle piante che ben manifestino la componente naturale del progetto.
NORD
SUD
Vista assonometrica della sistemazione urbana dell'area di progetto
con i pioppi evidenziati in nero
Vista sul fronte sud dell'area di progetto
CARATTERISTICHE DELL'ALBERO
scheda albero
Il pioppo bianco è un albero molto diffuso in Europa; in Italia se ne trovano in tutte le regioni, ma solo su basse altitudini. Predilige un terreno fluviale e richiede molta luce nei primi anni di vita.
Le dimensioni arrivano fino ai 30 metri di altezza, per una larghezza della chioma di circa 10-12 metri. Ne abbiamo modellato uno di grandezza media, alto circa 20 metri e largo circa 9.
Le foglie sono di forma triangolare, caduche. Di primavera e d'autunno assumono un colore giallo intenso. D'estate produce fiori che arrivano ad essere grandi intorno agli 8-10 cm.
PROCEDURA MODELLAZIONE
rilievo dell'albero
Innanzitutto apriamo un nuovo file Vasari e IMPOSTIAMO LE UNITA' di misura nel sistema metrico decimale.
Fatto ciò possiamo definire dei piani orizzontali a quote regolari su cui costruiremo delle SEZIONI TRASVERSALI dello sviluppo in alzato dell'albero. Le sezioni sono state scelte ad intervalli di 2 metri dall'inizio della chioma della pianta, a 4 metri dal terreno. Tutte le sezioni sono state considerate circolari.
Per fare ciò duplichiamo i piani di riferimento orizzontali di Vasari alla quota desiderata (click dx su di un piano e click sx su Create Similar).
Possiamo adesso disegnare le diverse circonferenze alle altezze volute.
Disegnate le circonferenze costruiamo il tronco costruendo un cilindro e UNIAMO LE CIRCONFERENZE DI SEZIONE con il comando Create Mass_Create Form_Solid Form .
Selezioniamo le circonferenze e diamo l'input.
Il nostro pioppo è finito!!
Ho vouto scaricare li la prima conegnia che ho fatto a 30 marzo e ho manadato da Professore a mail perche' non ho saputo ancora miei passvord e ho avuto problemi anche con questo sito.
Allora, questo era tanto tempo fa, inizi sono state molto dificile, ma con tempo ho trovato che non e cosi tanto brutto questa programma. E con rempo ho imparato tante nuove cose.
La prima consegna era sul di questo come si fa un edificie, abbiamo devuto sceliere la casa dove abitiamo a Roma. La mia e un enorme condomino a Viale Giusiniano Imperatore.
Ho fatto foto di evoluzioni di lavore per fare vedere come lo fatto.
1) A prima certamente apro il programa
2) poi sceliero project units per cambiare units in cui io lavoro.
3) per metri
4) Poi ho bisogno scaricare la mappa allora sotto il cubo a destra e una icona. Ho cliccato lei.
5)e ho rimesso punto dove sono da punto dove abito a Roma.
6) ho messo imaggine con la mia casa nel centro e ho importato da progetto
7) dopo possiamo vedere che e gia a posto dove farola casa
8) per creare la forma del mio edificio si deve cliccare A " MODEL" "CREAT MASS"
9) Adesso si puo disegnare il conturi di casa ( fondamenti ) con linea.
10) e Prossimo etapo e prendere la freccia e andare con lei a su cosi nostro edificio inizia avere la forma e e' gia fatto.
Adesso vogliamo oservare come sono situate le obre nel edificio. Per questo andiamo a piccola icona che si trova a giu di ecrano.e mettiamo li questo che vogliamo. Che estate o ineverno, quello giorno, ora, se da tutto giorno o solamnete un ora. tutte parametri/
possiamo oseervare il sole e cambiare momento in cui e nel azzura sfera.
abbiamao gia le ombre
Cosi io per esempoi sono stata interesanta come e situazione alle 9:00, 12:00 e 15:00 allora ho fatto
alle 9:00
alle 12:00
alle 16:00
Qui fors esi vede meglio questa situazione.
e qui fotografie nel mio edificcio e le ombre: alle 13:00
e alle 14:30
e da questo oservazioni vediamo che fotografia cui ho fatto alle 13:00 e similare per questo che afattto la programa con l'ombra alle 12:00 e poi fotografia di 14:30 si vede movimento si l'omnra che va in direzione lo stesso che va l'obra da 16:00 ora nel programma. Allora grazie di questo posso credere da programa che e fatta bene e dice verita, che e enorma aiuta per fare poi il progetto, dove l'ombre sono davero importante.
Prima non ho saputo che e possible, fare questo nel computer, e fare previsioni di l'ombra ma adesso so che vasari aiuta non solamnet ein quello. E molto bello che si puo sapree come sara visible l'ombr anel edificio quello si fa.
Grazie da atenzione.
Ven, 29/05/2015 - 20:00