Terza Consegna

Creo una nuova parte che chiamo "figlio" disegnando un parallelepipedo verticale che abbia come parametri di tipo l'altezza e il lato di base, imponendo che quest'ultimo sia uguale a 1/10 del primo

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Creo una seconda parte che chiamo "madre" disegnando un parallelepipedo che abbia come parametro di tipo lo spessore e come parametro di istanza il lato di base. Il parametro di istanza potrò modificarlo direttamente nel progetto differenziando tra loro oggetti dello stesso tipo

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Inserisco la parte "figlio" nella parte "madre", disponendo 4 oggetti al di sopra del parallelepipedo e allinenandoli ai quattro angoli. Impongo che il parametro altezza della parte "figlio" sia uguale al parametro lato di base della parte "madre" in modo che quando modifico il parametro della madre, verranno modificati di conseguenza i parametri della parte "figlio"

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Inserisco 4 copie dell'oggetto "madre" in un nuovo file di progetto. In pianta li allineo e vincolo tutti a due piani di riferimento ortogonali

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In alzato li allineo e vincolo uno sopra all'altro

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Modifico indipendentemente il parametro di istanza dei singoli oggetti, quando modifico il parametro del lato di base si modifica di conseguenza l'altezza e il lato di base dei parallelepipedi "figlio" dell'oggetto

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Dispongo in pianta altri piani di riferimento che mi permettano di copiare tutti gli oggetti specchiandoli, in modo che quelli in sommità siano in contatto

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Ripeto l'operazione moltiplicando la composizione

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Mar, 17/04/2018 - 18:02
Terza_Consegna

Per la terza consegna propongo una nuova composizione nata dalla combinazione di più file famiglia riuniti in uno denominato Famiglia madre, poi importato nel file di progetto.

1) Il primo passo è stato creare in due file famiglia denominati figli, due oggetti con 3 parametri; lunghezza e altezza variabili, mentre larghezza fissata a 250mm.

1_Bis) Quando ho creato i parametri, ho spuntato il termine “Instance” e non “Type”, nei Parameter Properties. Ciò ci consente quando importiamo il file in un altro, di poter modificare direttamente le misure in quest’ultimo (nelle proprietà dell'oggetto), senza dover tornare nel file di origine, modificare le misure e caricare nuovamente i dati sovrascrivendoli.

2) Il secondo step è caricare con il comando “Load into project” (che ci permette di caricare i file famiglia in un altro file famiglia, oltre che nel file di progetto) i due oggetti figli nel file famiglia madre. Dove ho anche creato un parallelepipedo con il parametro altezza fissato a 250mm e dove i due parametri larghezza e lunghezza sono legati da un rapporto (esplicitato nella tabella family types sotto formula).

3) Quindi una volta caricati gli oggetti a stecca, passo a creare una combinazione e a legarli con la forma del parallelepipedo e creo un pettine scalettato (lo possiamo evincere dal 3D). Inoltre metto in rapporto le stecche con il parallelepipedo legando le loro lunghezze alle dimensioni dei lati di quest’ultimo.

3_Bis) Un altro passaggio importante da poter fare è trasformare i parametri finora usati in parametri condivisi (nel mio caso uso il file .txt creato all’università). I parametri condivisi ci consentono una volta giunti nel file di progetto di poterli tabellare nella vista schedule e di conseguenza modificarli in quest’ultima, per far variare un particolare oggetto della composizione. Non sarà questo il mio caso che opto per non modificare i valori dell’elemento base.

4) Ultimo step è caricare nel file di progetto l’elemento base a pettine composto nel file famiglia madre. La composizione è centrica e come detto sopra non vario i valori di ogni singolo elemento (ma mostro la possibilità di farlo dalla tabella, dove i parametri condivisi sono elencati), ma lo ruoto lungo degli assi rappresentati da piani di riferimento.

Mar, 17/04/2018 - 13:37

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