TPP_ Prime impressioni Parco Cavallo Pazzo_ Arianna Taddei

Il Parco Cavallo Pazzo è situato nel quartiere Garbatella, si compone su tre livelli di altezza collegati da scalinate sul lato destro e da un percorso che arriva fino all' ingresso laterale sul lato sinistro. I tre livelli del parco si articolano in tre macro piazze:quella centrale ospita un parco giochi per bambini;  le altre due sono degli spazi vuoti aventi una pavimentazione permeabile realizzata con ghiaia, delimitate da una zona a prato con diversi tipi di alberature e diverse sedute lungo i bordi. Soprattutto nelle ultime due aree gli spazi per la socializzazione sono assenti e questo costringe i cittadini a non poter sfruttare al meglio le potenzialità del luogo. Il parco è delimitato da uno spazio completamente verde composto da prato e diversi tipi di alberature che creano uno schermo con le strade che delimitano il parco ma non garantiscono un opportuno ombreggiamento degli spazi centrali. Le prime impressioni visitando il parco sono state positive essendo un luogo molto vissuto dagli abitanti del quartiere. L' utenza è molto varia infatti vi sono bambini, anziani, adulti e giovani che usufruiscono del parco, questo è uno spunto per diversi tipi di intervento. Il parco oggi si presenta molto spoglio e scarsamento progettato ma possiede grandi potenzialità grazie ai grandi spazi vuoti e alla presenza di vegetazione che scherma il parco dal caos della  città circostante.20170413_094424.jpg20170413_094207.jpg20170413_094220.jpg20170413_094410.jpg

Ven, 21/04/2017 - 13:31
Parco Cavallo Pazzo

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Mer, 19/04/2017 - 22:09
SP1_Pagliaro Silvia_Parco Cavallo Pazzo

Il Parco Cavallo Pazzo è ubicato al limite nord del quartiere della Garbatella, nato sull'idea delle Garden City inglesi. Il concetto di Garden City prese piede nel XIX secolo in seguito alla Rivoluzione Industriale: le città dovettero affrontare un improvviso aumento della popolazione, con la conseguente riduzione di spazi dedicati al tempo libero e allo scambio sociale per lasciare spazio a edifici residenziali. Le condizioni di vita non erano delle migliori e proprio così nasce l'idea della città giardino, con la quale si intende una "città ideale a misura d'uomo".

L'uomo sente da sempre il bisogno di recuperare un legame con l'idea di natura, e in città lo si fa tramite lo spazio pubblico del piccolo giardino, fino a quelli di dimensioni maggiori della villa o del parco. 

Garbatella nasce come Città Giardino, e il Parco Cavallo Pazzo è uno dei tasselli più importanti all'interno della rete verde del quartiere, assieme ad altri parchi che si inseriscono nel tessuto residenziale (Parco Brin, Parco di Comodilla, Parco Caduti del Mare). Purtroppo la manutenzione di questi spazi a verde e del quartiere in generale non è delle migliori. Nonostante ciò i residenti utilizzano moltissimo lo spazio del Parco Cavallo Pazzo, divenuto negli ultimi tempi un punto di aggregazione fondamentale per il quartiere. All'interno del parco si porta avanti un interessante programma di alimentazione biologica e di condivisione degli spazi urbani pubblici. Questo è possibile grazie alla Casetta Rossa, uno spazio sociale autogestito che dà vita a molte iniziative politiche, sociali e culturali, e che ospita anche un forno a legna popolare fruibile da tutta la comunità. Vi si svolgono attività per bambini, laboratori di teatro, corsi di fotogragia e ancora si organizzano escursioni e passeggiate per Roma.

Il parco si sviluppa principalmente su tre livelli, su ognuno dei quali si apre una "piazza": ad oggi due sono totalmente libere caratterizzate da una pavimentazione in ghiaia e dalla presenza sui bordi di panchine tradizionali, e la terza (quella centrale) ospita un'area gioco bimbi con scivoli e altalene abbastanza degradati. Il perimetro del parco è costituito da un'inferriata che permette totalmente di vedere la strada limitrofa con le macchine parcheggiate tutto attorno. L'accesso al parco avviene da più punti tramite cancellate. 

Il parco è molto frequantato, e proprio per incentivare ancor di più il suo ruolo all'interno del quartiere nasce il bisogno di caratterizzare ancor di più questo spazio, ad esempio andando ad assegnare ad ogni piazza-livello un "tema": quella centrale è già un'area gioco bimbi, si può pensare quindi di attrezzare le altre due piazze con arredi per il relax e per lo sport, andando a colmare il vuoto centrale dandogli un senso. Ad esempio, gruppi di bambini usano quegli spazi per giocare a pallone, usando i cancelli di accesso al parco come porte: perchè allora non mettere a loro disposizione delle vere porte fatte a posta per loro, e permettere a coloro che accedono al parco di non rischiare di essere presi a pallonate?

Ancora, il tema della relazione con la città immediatamente esterna al parco: ad oggi è visibilissima la strada perimetrale con le sue macchine parcheggiate tutto attorno al limite del parco: questo penso sia un punto debole, in quanto sarebbe bello "isolarsi" dalla strada ed entrare in uno spazio che vuole essere una pausa rispetto a ciò che c'è fuori. Ad esempio si potrebbe pensare ad un sistema di recinzione dove appaiono arredi e verde "verticali", che possano schermare la visione della strada dall'interno del parco. Questi potranno essere utilizzati anche in altre parti del parco, anche associati ad altri nuovi arredi, magari andando a studiare un modulo componibile ed assemblabile in diversi modi.

 

Anche la presenza dei dislivelli è un'oppurtunità sicuramente da sfruttare, si potrebbe pensare alla sistemazione di elementi di arredo e sedute che permettano di rilassarsi godendo di una vista che si perde scendendo nel verde. 

 

Mer, 19/04/2017 - 20:44
TPP_ Parco Cavallo Pazzo_13 Aprile 2017

Ciao a tutt@,

questo è un piccolo post riepilogativo sulla giornata di giovedì scorso, quando abbiamo visitato Parco Cavallo Pazzo e il FabLab di Garbatella. Avete avuto modo di confrontarvi con il luogo, di riflettere sulle domande che il posto sembra porre, alle risposte che secondo la vostra sensibilità è possibile fornire e alla socialità che si incontra in quel posto, che la vive e la abita: anziani, famiglie e bambini del quartiere.

       

       

È di per se un luogo attivo e di incontro, che può comunque aver bisogno di qualche intervento che ne possa migliorare le qualità e aumentare l’offerta nei confronti degli utenti quotidiani oltre che occasionali.

Insieme con Leonardo ed Emanuela avete visitato il laboratorio del FabLab e l’atelier Chirale. Vi hanno introdotto alla loro filosofia, al concetto di maker, alle potenzialità di arduino, alle macchine a controllo numerico e alle stampanti 3d di cui sono a disposizione.

                                 

        

                        

        

        

        

        

        

        

 

Dopo questo primo step, siete stati divisi in gruppi e avete iniziato un primo processo creativo e di analisi, utilizzando alcuni espedienti comunicativi e progettuali che vi sono stati illustrati da Emanuela: vi siete confrontati fra di voi e avete prodotto tutti quanti delle idee preliminari, le avete schematizzate, per quanto possibile strutturate e organizzate in macro aree concettuali.

 

Vi ricordo di postare sul sito gli schizzi, le idee, le impressioni e le sensazioni che avete annotato durante la visita o anche nei giorni successivi.

Vi auguro una buona giornata, a presto e buon lavoro!

 

 

Mer, 19/04/2017 - 20:26
TTP_CONSIDERAZIONI PARCO CAVALLO PAZZO

Impressioni e considerazioni sul parco Cavallo Pazzo 

L'architettura della Garbatella è improntata sul modello inglese delle Città Giardino, analizzando il contesto urbano si possono notare che le costruzioni circondano cortili e giardini, costituendo i vari lotti, i quali, risultano punti di ritrovo per la popolazione soprattutto per i più piccoli.

Il quartiere nasce con l'intenzione di avere, oltre a spazi abitativi privati, giardini e orti comuni o comunque spazi pubblici, aree di ritrovo e di incontro. La condivisione quindi è un punto focale per questo quartiere, i cui parchi pubblici, tra cui Parco Cavallo Pazzo, nonostante siano mantenuti discretamente, credo abbiano perso questo senso di collettivo, da sempre presente in questo quartiere. Nonostante ciò la presenza assidua dei cittadini è tale da costituire una vera e propria associazione dal nome Casetta Rossa la quale da anni si prende cura del posto , organizzando anche attività dedite alla condivisione. 

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Forte di questa impronta il parco è particolarmente frequentato ma dal punto di vista architettonico e urbano, come già espresso, può essere notevolmente migliorato, attraverso una architettura che possa rispecchiare ancor di più quest’intento sociale insito negli abitanti della Garbatella.

Vantaggi del Parco :

- Dislivello del terreno

- Multipla accessibilità al parco

- Buona esposizione solare 

Aspetti progettuali

Questi sono i punti su cui si può basare una buona valorizzazione del parco, creando arredi che colleghino le multiple accessibilità e poste in punti oppurtuni in cui godere del calore del sole o del fresco dell' ombra. Arredi che dovrebbero a mio parere avere qulità sia estetiche ma sopratutto funzionali e comodi. Si potrebbe anche pensare ad un bookbox per involgiare ancor di più i cittadini alla condivisione dello spazio.   

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L'impressione che si ha del parco è quella di uno spazio realizzato senza sensibilità nella cura degli arredi e della vegetazione, vera protagonista dei parchi pubblici; credo quindi sia necessario ridare quel valore che altrettanto merita anche al verde magari circoscrivendolo in delle sedute o comunque renderlo partecipe della vita del parco, aspetto che se vogliamo potrebbe essere anche educativo per i cittadini, sopratutto per i piccoli, motivando al rispetto per l'ambiente che circonda, che è da considerare di tutti nel momento in cui lo viviamo. 

Le immagini a seguire rispecchiano in gran parte il concetto fin qui espresso.

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Mer, 19/04/2017 - 15:19

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