TPP_Parametri condivisi - Lampadario Parametrico

Per creare un documento capace di descrivere numericamente gli elementi che formano il lampadario che ho realizzato per la consegna precedente, devo eseguire i seguenti passaggi, che forniscono informazioni circa la variazione dei diversi elementi da assemblare. 

Apro il file del singolo componente che costituisce il lampadario. Nel menù Modify > Family Types. 1.png

Da Family Types seleziono il parametro che voglio rendere condiviso > Modify.2.png

Seleziono Shared Parameter nel menù "Parameter Type" , quindi Select.3.png

 

Per creare un nuovo gruppo clicco Edit. 
4.png

Salvo il file contenente i parametri condivisi selezionando Create e scegliendo la cartella di destinazione e assegnandogli un nome. 
5.png
 

Per procedere nella creazione dei parametri condivisi, nella sezione "Gropus" seleziono New. 
6.png

 

Do un nome al nuovo gruppo > Ok.
7.png

Posso ora aggiungere un nuovo parametro, quindi seleziono New nella sezione "Parameters". 
8.png

Nella tab Parameter Properties scelgo un nome (nb. convenzione: per i parametri condivisi nome_c) > Ok.
9.png
 

Creo l'altro parametro di cui ho bisogno, nel mio caso profilo interno, esterno e spessore. Ho anche la necessità di creare un parametro condiviso relativo alla rotazione degli elementi, in questo caso nella tab Parameter Properties, oltre il nome, devo selezionare in Type of Parameter, Angle e non Length. 
12_0.png
 

Dal file di progetto, in cui ho inserito gli elmenti che devono comporre il lampadario, dalla tab View > Schedules > Schedule/Quantities. 
14_0.png

Nella tab New Schedule in Category seleziono Generic Models > Ok.
16_0.png 
 

Nella Schedule Properties seleziono in Available fields tutti i parametri condivisi da portare nella Scheduled fields > Li seleziono e con il comando Add li aggiungo alla lista dei parametri da includere nell'abaco condiviso > Ok. 
19_0.png
 

20.png

Ottengo un abaco con i vari dati che descrivono il lampadario.
21.png

 

Gio, 05/05/2016 - 22:18
LAB6_Vegetazione

Per svolgere questa consegna abbiamo mantenuto il contesto di studio delle precedenti esercitazioni e quindi abbiamo studiato la vegetazione presente nella zona di via Mesopotamia, o meglio, i filari di alberi presenti su via Macedonia.

L'albero in questione è il PLATANO, essenza tra le più diffuse nell'arredo urbano romano.

Il procedimento di modellazione seguito è quello spiegato in aula:

una volta scalata l'immagine, mediante una misura nota, abbiamo considerato diverse sezioni della chioma. In questo caso la chioma è risultata essere abbastanza simmetrica rispetto un asse centrale.

L'oggetto è stato poi inserito nel suo contesto e si sono poste a confronto le differenti situazioni di ombreggiamento: con e senza essenza.

Mese di Giugno

Mese di Dicembre

CONSIDERAZIONI

Come si deduce dallo studio, i filari hanno un grande impatto sull'assetto stradale incorniciando la strada e generando grandi ombre su questa. Inoltre, come emerge dalle immagini postate, il fenomeno dell'ombreggiamento causato dalle chiome ha un forte impatto anche sulle facciate degli edifici esporti a ovest, sia nei mesi estivi che invernali. Tuttavia è da considerare in fatto che il platano non è un albero sempreverde, quindi nei mesi freddi perde le sue foglie. Ciò fa sì che la folta chioma generi una piacevole ombra sulle facciate nei mesi caldi mentre garantisca l'ingresso della luce in quelli invernali. Diversamente un albero con pari chioma ma foglie non caduche genererebbe ombre anche nei mesi invernali con risultati non sempre confortevoli (come si desume dall'analisi solare effettuata nel mese di dicembre).

Fotografia:

 

 

Nella zona da noi presa in considerazione è presente un'altra essenza: l'ABETE. La chioma dell'albero osservato è meno simmetrica ad un asse centrale rispetto a quella del platano. Abbiamo voluto quindi studiare anche questa essenza per continuare a sperimentare le possibilità di modellazione offerte dal programma. Abbiamo provato quindi a traslare le sezioni prima di generare la chioma.

Posizionamento dell'abete nel contesto:

 

Luigia D'Auria

Silvia Fazio Pellacchio

 

 

Gio, 05/05/2016 - 21:53

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