
Per la seconda consegna ho pensato di parametrizzare una scala di legno appesa attraverso dei tiranti di acciaio. Ho deciso di parametrizzare gli scalini in legno come istanze, dove si andranno ad agganciare i tiranti d'acciaio parametrizzati come tipo, in appositi fori.
Apro Revit, scelgo di aprire una NEW FAMILIES e tra le opzioni scelgo GENERIC METRIC MODEL.Ora inizio tramite il comando REFERENCE PLANE a creare dei piani di riferimento in pianta che utlizzo per delimitare lo scalino base lungo 120 cm, largo 40 cm e alto 5 cm, tutti parametri che inserirò come istanze così da poterli modificare singolarmente se necessario nel progetto.
A questo punto tramite il comando EXTRUSION mi disegno il mio scalino in pianta e poi spostandomi la vista su ELEVATION--->RIGHT creo un altro REFERENCE PLANE a distanza 5 cm e tramite il comando ALIGN sposto l'altezza e la blocco tramite il lucchetto.
A questo punto ho il mio scalino base, ma per far si che si aggancino i tiranti devo prevedere dei buchi di diametro 3 mm che si trovano ad una distanza di 10 cm dai laterali e dai bordi superiore e inferiore. Dopo aver tracciato i REFERENCE PLANE con il comando VOID FORMS mi disegno i buchi e tra le opzioni mi cambio la profondità del foro a 5 cm.
Ora parametrizzo le dimensioni dello scalino come istanze: il percorso è FAMILY TIPES - ADD NEW PARAMETER - INSTANCE e scrivo il nome, il tipo di parametro ecc. finisco cliccando su APPLY e OK. Continuo creando una quota tramite ANNOTATE - ALIGNED e partendo da sinistra verso destra disegno la quota aiutandomi con REFERENCE PLANE già creati in precedenza; una volta creata sul menù in alto apro la tendina di LABEL e inserisco la quota in uno dei parametri che ho creato. Salvo e ho finito di creare gli scalini come istanze.
Per creare i tondini di acciaio che tengono le scale parametrizzo secondo il tipo la misura dell'altezza. Applico gli stessi passaggi, creando solo il parametro altezza e mi aggiungo nuovi FAMILY TIPES ogni volta che cambio l'altezza dei tiranti. Salvo e chiudo il file.
L'assemblaggio lo devo fare su un altro file quindi vado su NEW - PROJECT e mi apre un nuovo file dove caricherò le famiglie appena create. Adesso seguo il percorso LOAD FAMILY trovo i file che ho creato e una volta inseriti nel file li posso trovare nella parte sinistra sotto la cartella FAMILIES---> GENERIC MODELS. Attraverso dei REFERENCE PLANE compongo una griglia e con VIEW - ELEVATION creo una vista che mi servirà per controllare la posizione degli scalini in alzato, dopo la definizione dei LEVEL uno ogni 20cm.
Trasferendo i modelli creati e spostandoli usando i REFERENCE PLANE si compone la scala e infine aggiungo una CAMERA per creare le viste.
Gio, 05/05/2016 - 19:34

La foto è stata pressa a Garbatella.
E un quartiere dove la vegetazione è molto importante per la sua identità. Ci sono tanti alberi che creano tanti spazi ombreggiati.
HANNAH HOFTE - CAROLINE LACROIX
APRILE
OMBRE:
ANALISI SOLARE:
GENNAIO
OMBRE:
ANALISI SOLARE:
SETTEMBRE
OMBRE:
ANALISI SOLARE:

Per studiare le essenze vegetazionali abbiamo scelto alberi con caratteristiche differenti, analizzandone le dimensioni e le ombre che producono.
Citrus Sinensis
Il primo albero scelto è una tipologia già presente nella nostra area di intervento, abbiamo ritenuto opportuno analizzare il suo possibile impatto con il contesto nell'ipotesi di riutilizzarlo all'interno del progetto.
L'arancio, presente in via Giacomo Bove, è un albero di modeste dimensioni in grado di raggiungere un'altezza tra gli 8 e i 10 metri, presenta una chioma compatta, simmetrica e tondeggiante, con foglie sempreverdi, che genera un'ombra netta.
Pinus Pinea
Il secondo albero è un pino domestico, tipico del paesaggio di Roma.
Il pinus pinea arriva fino ai 25 metri di altezza, con un tronco longilineo ed una grande chioma a "ombrello"; l'ombra prodotta, per la consistenza delle sue foglie aghiformi, è poco definita.
Infine ci siamo cimentate nella realizzazzione di altri alberi.

La consegna viene accompagnata dalla tag "delivery 4" perchè manca quella della consegna numero 5.
L'albero analizzato si trova in Viale Regina Margherita ed è un platano.
Il Platanus Acerifolia è in realtà un incrocio tra due specie: Platanus Occidentalis e Platanus Orientalis.
Questo albero è coltivato dal Nord al Sud d'Italia e non teme nè il caldo nè il freddo. Lo ritroviamo lungo le strade di paese, così come nei parchi o lungo le vie di grandi città. Il platano, essendo di notevoli dimensioni, è un ottimo albero da ombra, inoltre possiede un portamento elegante, mastodontico, ma al tempo stesso slanciato. Tutto questo, oltre all'elevata resistenza all'inquinamento atmosferico, ha contribuito alla sua diffusione come albero stradale.
La crescita è veloce e l'albero può raggiungere tranquillamento un'altezza di 30 metri e, talvolta, può superare anche i 40 metri. Notevole è anche la longevità, la pianta infatti può raggiungere diverse centinaia di anni. E' una pianta monoica con fiori unisessuali di piccole dimensioni che sbocciano ad inizio primavera. I fiori maschili hanno un colore giallastro, mentre quelli femminili sono rossi e posti sul germoglio all'apice del ramo. Le foglie, larghe circa 20 cm e poco meno in lunghezza, sono di un bel verde vivo ed hanno 3-5 lobi più o meno accentuati a seconda della specie.
Gli acheni, raggruppati in infruttescenze, vanno a comporre il frutto. Esso è a forma sferica del diametro di circa 4 cm, più frutti (2-5 a seconda della specie) si uniscono a formare un grappolo. I frutti immaturi sono verdi variando al marrone a maturazione. Essi rimangono appesi all'albero anche dopo la perdita delle foglie e, spesso, persistono tutto l'inverno fino alla ripresa vegetativa primaverile.
La parte più caratteristica del platano è il tronco; infatti, col passare degli anni, la parte più esterna della corteccia tende a sfaldarsi in maniera piuttosto irregolare. Le placche che si staccano sono di colore grigio o marroncino a seconda dello strato a cui appartengono, mentre il legno sottostante è verde, ma vira al bianco a contatto con l'aria. Questo fa sì che la corteccia risulti composta da scaglie di forma irregolare di 4 colori diversi (grigio, marone, verde, bianco).
Abbiamo cominciato l'analisi cercando di ricavare le dimensioni di fusto e chioma dell'albero tramite la foto scattata dal viale e poi abbiamo proceduto con la modellazione tridimensionale su Formit.
Per analizzare la funzione dell'albero nel contesto urbano, abbiamo prima di tutto creato il modello dell'intorno e, in seguito, inserito l'albero lungo i due lati del viale.
Siccome il posizionamento di alberi lungo un viale stradale è giustificato da alcuni benefici che apporta alla vivibilità della strada, come la creazione di zone d'ombra, abbiamo effettuato l'analisi delle ombre durante il solstizio d'estate alle ore 12, quando il sole è più alto, in modo da capire se anche nella situazione più critica i platani di questo contesto svolgessero la loro funzione.
Dall'analisi è risultato che gli alberi rendono il marciapiede destro ombreggiato, mentre, nonostante l'ombra delle chiome del lato opposto venga proiettata maggiormente sulla strada, il marciapiede risulta comunque in ombra grazie alla presenza degli edifici disposti sul perimetro.
D'inverno, poichè questi alberi sono caducifoglie, permettono al sole di penetrare e di illuminare la strada.
Gio, 05/05/2016 - 18:24