Per realizzare questo porticato parametrico ho utilizzato 2 FAMILIES di oggetti: una come TIPO (parete) e un'altra come ISTANZA (porticato).
Apro un nuovo file FAMILIES -> NEW -> GENERIC MODEL
Creo la parete sulla quale poggia il porticato come TIPO, poichè è un oggetto unico nel progetto.
Creo i REFERENCE PLANE necessari e assegno le relative quote.
in pianta:
in prospetto:
assegno alle quote un parametro TYPE:
la parete è pronta per essere importata nel file di progetto.
Ora vado a creare il componente parametrico che ripetuto in serie genera il porticato.
Procedo come per la parete, ma utilizzo tutti i REF PLANE necessari a quotare tutte le parti del profilo. Disegno il profilo in prospetto per evitare di doverlo ribaltare successivamente.
Poichè il componente ripetuto si differenzia in larghezza e in altezza ma non in termini di spessori, imposto delle quote ISTANCE per larghezza e altezza e delle quote TYPE per gli spessori.
Anche questo oggetto è pronto per essere importato nel file di progetto.
Apro NEW -> PROJECT -> TEMPLATE FILE "NONE"
Importo entrambe le FAMILY appena create con il comando INSERT -> LOAD FAMILY
Dal PROJECT BROWSER trascino gli oggetti nella pianta del file progetto.
Attraverso REF PLANE imposto le dimensioni di massima e i punti fissi: così posso impostare gli oggetti in pianta rispettando alcuni allineamenti.
Ora modificando i soli parametri ISTANCE (larghezza e altezza) di ogni componente, ottengo l'effetto compositivo desiderato.
In questo caso cambio i valori direttamente nella finestra PROPERTIES del componente selezionato, e non in TYPE PROPERTIES, come nel caso della parete.
imposto una vista in stile SHADED:
2 viste 3D SHADED:
vista 3D con stile di visualizzazione RAY TRACE (renderizzata), per osservare in linea di massima l'effetto d'ombra generato dai diversi componenti:
non sono riuscito a parametrizzare la distanza in pianta tra i diversi componenti, per ora impostata manualmente.
allego il file revit del progetto.
Mer, 20/04/2016 - 17:37

La mia progettazione prevede la realizzazione di un sistema di frangisole da porre davanti la facciata di un edificio. Ogni pala del suddetto sistema avrà la forma di un trapezio rettangolo, ma con l'angolo acuto che può variare di pala in pala producendo un effetto "sinuoso" della facciata.
Dunque ho progettato ogni elemento costituente il sistema: montanti verticali, staffe di ancoraggio, barre filettate, bulloni e pale.
Ad ogni elemento ho assegnato dei parametri "tipo", poichè in fase di montaggio, con ogni probabilità, verrebbero usati sempre gli stessi, fatta eccezione per le pale, cui ho assegnato un parametro di "istanza" all'angolo di inclinazione del trapezio rettangolo di base, così da poterne montare diversi nello stesso sistema.
Per semplicità descriverò come ho progettato un solo elemento, in quanto gli altri sono stati progettati nel medesimo modo, e solo successivamente assemblati insieme.
Per prima cosa ho disegnato una serie di Reference plane, che mi fungessero da guida per la forma che avrei voluto ottenere (Create --> Reference plane):
Per la realizzazione delle pale ho disegnato un trapezio di base (Create --> Exrtusion --> Line), che ho poi immediatamente vincolato ai reference plane che mi ero disegnato (Align --> Constraint):
Ho quindi disegnato i fori sulla pala attraverso i quali si farà scorrere lungo i montanti verticali (Modify --> Edit etrusion --> Draw --> Circle):
Ho quotato la figura in ogni dimensione e ho iniziato ad assegnare i parametri per determinare i "tipi" di pala, individuando quattro parametri TIPO (più uno riferito al materiale) ed uno ISTANZA (angolo di inclinazione del trapezio di base).
(Modify --> alligned dimension --> seleziono la quota --> Label --> Add. parameter --> scelgo se inserire un parametro TIPO o ISTANZA):
Dunque, avendo assegnato ad ogni dimensione il giusto parametro, eseguo una verifica in vista 3D, accertandomi che i parametri associati mi permettono di modificare l'elemento progettato:
Prima di passare al progetto mi assicuro che ogni elemento progettato funzioni in relazione ai parametri assegnati:
Posso ora passare all'ambiente PROGETTO ed assemblare insieme tutti gli elementi:
Come si vede dalle immagini, aver assegnato un parametro di ISTANZA riferito all'angolo del trapezio di base delle pale, mi dà la possibilità di realizzare una facciata variabile, mossa, mai uguale:
L'area di Progetto affaccia a nord su Via di Porto Fluviale. Una volta inserito l'orientamento e costruiti i volumi dell'intorno dell'area si può procedere osservando il comportamento delle ombre.
Dallo studio delle ombre fatto su diversi giorni l'anno in diversi orari della gionata si evince che in mattinata la piazza centrale al complesso è illuminata ad eccetto delle gionate in dicembre in cui l'ombra lunga la copre invece parzialmente. La torre, che è l'edificio più alto non proietta mai la sua ombra sugli altri edifici ma sulla strada.
Con il comando "solar Analysis" si possono selezionare tutte le superfici da studiare, scegliere il mese dell'anno e vedere quanto la superficie viene colpita dai raggi solari, la scala va da rosso a blu, più la superficie viene colpita dai raggi solari più essa sarà rossa, le zone di colore blu sono quelle che non ricevono mai radiazioni.
A seguire 3 ipotesi progettuali, la prima è quella di partenza, le seconde due sono degli aggiustamenti rispetto all'irraggiamento
IPOTESI 1:
DICEMBRE
SETTEMBRE
GIUGNO
Dall'analisi solare emerge che d'inverno la piazza è troppo ombreggiata quindi fredda, mentre in estate il ballatoio esposto ad est è molto riscaldato. Per questo nella seconda ipotesti sono state apportate alcune modifiche:
IPOTESI 2: è stato svuotato l'angolo per permettere l'accesso di più raggi solarei nella piazza durante l'inverno, per rispettare la volumetria, la parte sottratta all'angolo è stata apposta alla stecca di destra facendo alzare una delle "casette". Inoltre il ballatoio è stato schermato.
DICEMBRE: La piazza ora riceve più luce
AGOSTO: il ballatoio ora è schermato dai raggi solari estivi.
Molte delle facciate sono esposte a sud perciò d'estate sono particolarmente surriscaldate, per questo è stata studiato il disegno delle bucature della facciata sull'edificio a torre.
IPOTESI 3:
L'analisi fatta ad AGOSTO, dimostra che le aperture più efficaci sono quelle più profonde, così come gli aggetti è importante che siano abbastanza sporgenti.
Mer, 20/04/2016 - 13:26

Sviluppo, collaborazione, interazione, sintesi, progettazione, innovazione, modellazione, condivisione, componenti, analisi.
Mer, 20/04/2016 - 08:41
Ho deciso per questa seconda consegna di prendere come spunto e di parametrizzare la Final Wooden House di Sou Fujimoto e di riproporne alcune prospettive che mi hanno particolarmente colpito. Come si vede dalla copertina, non sono riuscito a riprodurre precisamente le foto poichè ho avuto problemi ad agire sulla profondità di campo della camera.
Il progetto si presta molto bene ad essere parametrizzato poichè è una composizione formata da un unico elemento trave di sezione 35 x 35 cm che varia solo in lunghezza proporzionalmente sempre al modulo di 35 cm. L'assemblaggio è progettato e realizzato su una maglia quadrata di 4,2 metri di lato divisa in 12 moduli da 35 cm. Tutte le travi, eccetto alcune eccezioni insistono e si "agganciano" a questa maglia, creando questa sovrapposizione di travi per 11 livelli.
1. MODELLAZIONE PARTI:
Per prima cosa prima di modellare le parti ho deciso di studiare il numero delle travi presenti nel progetto, parametrizzandole a seconda delle esigenze, come tipi o di istanze. Le travi presenti in maggior numero sono state categorizzate come tipo in un unica famiglia, quelle in numero più esiguo per una scelta pratica sono state impostate con un parametro d'istanza.
TIPO. Le travi da: 2 moduli (71 pezzi), 3 moduli (28 pezzi), 4 moduli (10 pezzi), 5 moduli (13 pezzi), 6 moduli (10 pezzi),7 moduli (21 pezzi), 8 moduli (7 pezzi), 9 moduli (6 pezzi).
ISTANZA. Le travi da: 11 moduli (4 pezzi), 12 moduli (1 solo oggetto) e alcune travi che per larghezza (parametro impostato solo nelle travi d'istanza) differiscono dal modulo 35 x 35 in sezione.
Modellazione travi tipo:
Dopo aver aperto REVIT e avendo aperto un file nuovo dal menù FAMILIES seleziono il template GENERIC MODEL.
Aperto il modello inizio a disegnare i piani di riferimento a cui "aggancerò" la mia struttura con il comando REF.PLANE. Vediamo come dopo tracciato il piano di riferimento esso sia quotato rispetto ai piani principali con cui si pare il file. Modificando queste quote, posso modificare la distanza del piano di rifermento dagli assi principali
Per la pianta della trave decido di porre due piani di riferimento alla distanza voluta 35 cm. Ora disegno in pianta la mia forma utilizzando il comando EXTRUSION
Dopo aver creato la forma in pianta mi sposto in alzato, creando per prima cosa un piano di rifermento all'altezza voluta e poi allineando la forma con il comando ALLIGN al piano appena disegnato, premendo su LOCK vincolo la faccia rispetto al piano. Ripeto lo stesso procedimento per le facce anche in pianta.
Dopo aver cliccato su FAMILY TYPES mi si apre una schermata in cui posso aggiungere i miei PARMETRI e le mie famiglie di tipo che prò vedremo in seguito nel post..come nell'imaggine clicco su add e aggiungo un parametro di tipo. In questo caso do un nome al parametro e imposto un parametro di lunghezza. L'unico parametro impostato nelle travi tipo sarà quello di lunghezza perchè è l'unica variazione presente!
Ora passo ad associare il parametro, alla mia forma. Per prima cosa con il comando ANNOTATE_ALLIGN, disegno la mia quota fissa. Dopo averla selezionata apro la tendina LABEL e associo il parametro "Lunghezza" appena creato.
Dopo aver parametrizzato la quota, posso ora creare delle sottofamiglie di questa trave variando ogni volta il parametro di lunghezza. In questo caso mi creo tutte le travi che prima ho elencato, da quelle da modulo 2 a quelle con modulo 9. Ogni volta che voglio creare una nuova FAMILY TYPES, clicco su NEW, nomnio la nuova famiglia, varia il parametro e clicclo su APPLY per apportare le modifiche. Creo le famigle che mi servono per la costruzione.
Ora salvo con nome il file e lo chiamo WOODDENHOUSE_TYPE e importando questo file nell' ASSEMBLAGGIO avrò la possibilità di scegliere tutte le family types create.
Modellazione travi istanza:
Salvo nuovamente con nome stavolta chiamando il file in maniera differente: WODDENHOUSE_ISTANCE
Per prima cosa torno nel menu delle FAMILY TYPE ed elimino tutte le Family type lasciando solo il parametro di lunghezza.
Ora clicchiamo su modify e modifichiamo il parametro impostandolo su istance, vedremo come questo accanto al suo nome abbia scritto (default).
Imposto la lunghezza e vedo come il parametro cambia anche qui. Ma posso cambiare questo indipendentemente da ogni oggetto. Ogni singola parte ha la sua variazione.
IMPORTANTE!!! AL PARAMETRO DI LUNGHEZZA NELLA PARTE ISTANZA AGGIUNGIAMO ANCHE IL PARAMETRO DELLA LARGHEZZA CHE CI SERVIRA' MODIFICARE IN ALCUNE PARTI DELL'ASSEMBLAGGIO. SEGUIAMO PER QUESTO LO STESSO PROCEDIMENTO DI CREAZIONE E ASSEGNAZIONE DEL PARAMETRO DI LUNGHEZZA.
2. ASSEMBLAGGIO PARTI:
Per creare il file di assemblaggio, devo creare un NUOVO PROGETTO, clicco su NEW e poi su PROJECT.
Carico nel file le famiglie create nel 1. Assemblaggio, attraverso il comando LOAD FAMILY
Ora posso vederle nel project browser sotto la voce FAMILIES->GENERIC MODEL
Passo ora a disegnare la griglia prima descritto con dei semplici REFERENCE PLANE come nel caso della creazione del pezzo.
Come abbiamo detto la struttura è formata da undici piani sovrapposti, quindi per prima cosa devo creare una vista di elevazione per poter poi creare i vari piani su questa, su cui poi impostare le mie piante.
Ad ogni livello dobbiamo ora associare una pianta e iniziare a disegnare livello per livello la nostra sovrapposizione di travi, usando le TYPE o le ISTANCE.
Vediamo nell'immagine seguente, il posizionamento di una trave Istance dopo aver gia posizionato alcune travi tipo sulla griglia. Possiamo variare come vogliamo indipendentemente dalle altre, variando i parametri evidenziati.
Per semplicità carico una foto schematica delle piante di assemblaggio e altre due immagini che evidenziano il rapporto tra pianta e volumetrico.
Come ultima cosa aggiungo la camera per poter ricreare le prospettive dell'architettura. Dal menu view vado su "3D view" e seleziono "Camera"
Ora posiziono in pianta la camera nel punto voluto, potendo inoltre ruotare il punto di vista e la profondità di visione (drag sul puntino viola) .
Mi si creerà nel ProjectBrowser una vista associata, vediamo come nel pannello properties tra le proprietà importanti possiamo modificare altezza del punto di vista e l'altezza del "target" di visione. Posso allargare la vista con un drag sui 4 pallini blu sui lati della vista.
Propongo infine una seconda comparazione con una seconda foto.