
REALIZZAZIONE DI UN PADIGLIONE ESPOSITIVO;
Primo passo è quello di aprire un nuovo progetto iniziando a :
Costruire una serie di piani di riferimento in direzione verticale e orizzontale seguendo una composizione a piacere;
Genero un nuovo modello di famiglia di tipo “generico metrico”, così da poter andare a realizzare tutti i componenti parametrici di cui necessito;
Il primo passo è quello di andare a disegnare lungo due piani di riferimento un estrusione;
Qui imposto tutte le tipologie di famiglia che mi occorrono per andare a realizzare il progetto, indicando lunghezza, altezza e spessore.
estrusione del modello
Assegno le tipologie precedentemente create alle quote,cosi che al variare delle tipologie il modello si dimensiona secondo le misure impostate.
Mettendomi con una vista frontale posso andare a definire attraverso il piano orizzontale sopra disegnato l’altezza di riferimento della parete,
sempre utilizzando la quota e attribuendogli il riferimento da considerare, altezza da terra.
Adesso, tornando sul progetto generato inizialmente dove siamo andati a mettere i piani a nostro piacimento, posso procedere nel caricare le famiglie, trascinandole dalla barra del browser di progetto di sinistra all’interno del nostro piano di lavoro le distribuisco, andando a realizzare degli spazi definiti da pareti sfalzate di varie dimensioni.
Con lo stesso principio utilizzato per realizzare le famiglie di pareti procedo nell’andare a realizzare anche le coperture, io ne ho realizzate 3 tipi e anche il piano di calpestio del padiglione;
Vista n.1
Vista n.2
Lun, 03/05/2021 - 16:12PDF allegato
Lun, 03/05/2021 - 16:05
1) Come prima cosa, creo una famiglia "Generic model metric" su Revit e fisso dei piani di riferimento inclinati di 30° e 120° paralleli tra loro a due a due sfruttando gli allineamenti suggeriti da Revit stesso;
2) Dalle annotazioni inserisco delle quote fissate cliccando sul simbolo "EQ" per equidistanziare i piani di riferimento paralleli tra loro;
3) Imposto un valore fisso casuale per le quote e lo definisco come parametro di tipo "raggio" della circonferenza inscritta in un esagono regolare;
4) Attraverso lo strumento "estrusione" nella sezione "Crea", realizzo un poligono esagonale irreglare sfruttando i parallelismi con i piani di rifermento segnalati da Revit;
5) Con il comando "allinea" nella sezione "Modifica", allineo i lati del poligono irregolare ai piani di riferimento bloccandoli con il lucchetto, come in figura:
6) Mi sposto su una vista di elevazione tra quelle predefinite e creo altri due piani di riferimento orizzontali a cui poi allineo e fisso le due facce orizzontali del solido;
7) Inserisco una quota e creo il parametro "altezza" nella finestra dei family types e lo imposto come parametro d'istanza con "shared parameter"
8) Dopo aver salvato la famiglia nella cartella di lavoro, creo un nuovo progetto su Revit su cui inserisco una serie di piani di riferimento verticali e uno orizzontale che li intersechi. Fatto ciò attraverso le quote impongo l'equidistanza tra i piani verticali;
9) Dalla sezione "Insert" carico la famiglia creata precendetemente e la posiziono nei punti di incrocio tra i piani verticali e quello orizzontale creando una fila di prismi esagonali;
10) Copio e incollo la fila di esagoni una sopra l'altra a formare ua struttura "ad alveare";
11) Ora creo una Schedule dalla sezione "View" dove inserisco come campi: "Commenti, Altezza, Count, Family";
12) Inserisco, selezionando a piacere i diversi esagoni, dei commenti che li identifichino all'interno di un gruppo che posso ritrovare nella Schedule precedentemente creata;
13) Ora dalla Schedule posso modificare contemporaneamente il valore del parametro "altezza" degli elemeti con lo stesso commento;
Questo è il risultato finale:

Ho creato una nuova famiglia e selezionato Metric Generic Model.
Con il comando Reference Plane ho inserito i piani di riferimento che mi serviranno a costruire l'estrusione ed ho inserito le quote.
Ho creato l'estrusione tramite la forma rettangolare.
Ho allineato l'estrusione con i piani di riferimento e l' ho bloccata con i lucchetti.
Ho creato dei parametri che ritenevo utiliti ( larghezza, profondità e spessore) e inserito i valori
Associo le quote ai parametri che ho creato.
Salvo il file come famiglia con la mia sigla ''LP - componente parametrico''
Apro un nuovo progetto cliccando su Models - New
Con il comando ''Load Family'' inserisco il file ''LP - componente parametrico'' nel nuovo progetto e poi inizio a crearmi una griglia di piani di riferimento che mi servirà per la disposizione dei vari elementi.
Dopo aver pensato al risultato finale che volevo ottenere, ho iniziato a disporre i vari elementi sulla griglia e infine diversificato lo spessore degli elementi mantenendo invarita larghezza e profondità.
Questo è il risultato finale.

FASE I: Creazione del componente parametrico
- Il primo passo per svolgere la consegna dell'assemblaggio di variazioni è stato quello di aprire il programma e andare sotto la voce Famiglie, cliccare il tasto Nuovo -> Selezionare Modello generico metrico -> Apri.
- Una volta aperta la schermata compare una croce formata da un piano verticale ed uno orizzontale, a questo sono stati aggiungi con il comando rapido RP (Reference Plane) 2 piani verticali e 2 piani orizzontali, a distanza casuale.
- Per realizzare un'estrusione rettangolare (ed allinearla su tutti i lati) sarebbe stato sufficiente aggiungere un solo piano in ogni direzione, tuttavia aggiungendone due è possibile avere un piano che attraversa in mezzo il componente, questo piano potrebbe essere utile successivamente per allineare il componente all'interno dell'assemblaggio.
- Per far sì che il piano di riferimento passi effettivamente in mezzo al componente quotare la distanza tra gli assi: Annota -> Quota Allineata ed imporre il vincolo di equidistanza cliccando sulla scritta EQ.
- Per creare l'oggetto: Crea-> Estrusione-> Selezionare la forma del rettangolo.
- In basso tra le icone su Stile visualizzazione impostare Ombreggiato.
- Affinché le dimensioni dell'oggetto siano governabili è necessario associarle a dei parametri e per farlo è necessario per prima cosa allineare l'oggetto ai piani di riferimento: Modifica -> Allinea -> cliccare sul piano a cui allineare l'oggetto e poi sul lato del proprio oggetto, infine chiudere il lucchetto per vincolare questo allineamento.
- Dopo aver allineato l'oggetto è necessario inserire delle quote che vadano a prendere la distanza che c'è tra due assi, in entrambe le direzioni.
- Per creare i parametri da cui dipendono le dimensioni dell'oggetto: Modifica -> Tipi di Famiglia -> Nuovo parametro -> Parametro di famiglia, Nome "lunghezza", Tipo. Quando definiamo un oggetto come Tipo si tratta di quello che abbiamo assimilato al modello Ford, dove tutti gli elementi di quel tipo avranno per un dato parametro una misura fissa. Stessa operazione è stata fatta anche per "larghezza", "spessore", "altezza da terra".
- Tuttavia, avendo annotato una quota che costituisce soltanto la metà della lunghezza dell'oggetto è stato definito anche il parametro "semilunghezza". Questa volta però nel momento in cui si definisce il parametro invece di fare: Raggruppa parametri in -> Quote, scegliere l'opzione Vincoli.
- Attraverso la colonna Formule è possibile stabilire delle relazioni tra i parametri, “semilunghezza” è così stata definita come = "lunghezza/2". Stessa operazione è stata svolta per la “semilarghezza”.
- Sapendo già di voler realizzare un componente quadrato (per tutti i tipi) per non dover modificare ogni volta entrambe le dimensioni (lunghezza e larghezza) è stato anche impostato che la “lunghezza” = "larghezza", così modificando un parametro in automatico cambia anche l’altro.
- Sono state definite delle dimensioni iniziali, altezza da terra: 20cm, larghezza 5m, lunghezza 5m, spessore 25cm, pur inserendo unità di misura differenti il programma le converte nella stessa unità di misura, in questo caso millimetri.
- Dopo aver creato i diversi parametri è necessario assegnarli: Selezionare la quota-> menù Modica -> Etichetta: il nome del parametro.
- Per vedere meglio l'oggetto è stata aperta la Vista3D.
- Da questa è stato selezionato l'oggetto ed è stato aperto il menù Tipi di Famiglia, le dimensioni impostate precedentemente sono state nominate come "Tipo 5x5", inoltre è stato creato un altro tipo definito come "Tipo 10x10" (con l’icona accanto al nome).
- Tra le viste è stata scelta la vista Fronte, sono stati creati due nuovi piani di riferimento, a questi sono stati allineati rispettivamente l'estremo superiore e quello inferiore dell'elemento. Alla distanza tra i due piani è stato assegnato il parametro "spessore".
- Il componente è stato salvato facendo: File -> Salva con nome -> Famiglia -> "SDR - componente esercitazione"
FASE II: Assemblaggio
- La seconda fase è quella dell'Assemblaggio, per cui è necessario fare: File -> Nuovo -> Progetto.
- Si apre una schermata con i quattro segni dei prospetti, per caricare la famiglia precedentemente creata: Inserisci -> Carica Famiglia.
- Nell'albero delle Famiglie sotto la voce Modelli Generici compare il componente creato con i due rispettivi tipi.
- Dopodiché sono stati creati 18 piani orizzontali e 18 piani verticali, a distanza casuale, successivamente sono stati quotati con DI ed è stata imposta l'equidistanza (comandi già spiegati precedentemente nella creazione del componente).
- Salvare il progetto: File -> Salva con nome -> Progetto -> "SDR - Assemblaggio Consegna".
- Sono state create due quote alle quali è stata data la misura del Tipo di dimensione minore (5m).
- Dopodiché sono stati aggiunti gli elementi di Tipo 10x10, inizialmente in posizione casuale.
- Sono stati progressivamente allineati (utilizzando sempre il comando Allinea, questa volta sfruttando l'opzione Allineamento multiplo) e vincolati con il lucchetto agli assi.
- Fino ad ottenere questo risultato:
- Questo è l'assetto di base ma è l'intenzione è quella di renderlo più vario seppur rimanendo all'interno della griglia creata, per questo una prima operazione è stata quella di andare a selezionare uno degli oggetti -> cliccare su Proprietà -> Modificare dalla tendina il Tipo 10x10 in Tipo 5x5, notando che l'allineamento lungo i due assi su cui è stato vincolato viene mantenuto. Quest'operazione è stata ripetuta diverse volte.
- Sono stati aggiunti ulteriori elementi di Tipo 5x5 ed anch'essi sono stati allineati e vincolati ad alcuni assi della griglia.
- L'assemblaggio allo stato attuale è stato visualizzato anche in 3D:
- Poiché l'obiettivo a questo punto è quello di lavorare sulla variazione delle altezze degli elementi sono tornata sul file del componente, dove le operazioni sono state: selezionare l'oggetto -> aprire il menù Tipi di Famiglia -> selezionare il parametro "spessore" -> cliccare sulla matita che consente di modificare il parametro -> Spuntare "Istanza" invece che "Tipo". Istanza secondo quanto abbiamo definito a lezione è assimilabile al modello Toyota, in quanto nonostante ci sia un tipo di riferimento a cui sono legati alcuni parametri fissi (in questo caso lunghezza e larghezza), altri parametri possono essere impostati in modo tale da variare per il singolo oggetto e non per tutti gli oggetti di quel tipo. Per farlo è necessario spuntare Istanza, accanto al nome del parametro apparirà (default) che indica che di default il valore è quello ma può essere facilmente modificato in fase successiva. Stessa operazione è stata eseguita per il parametro "altezza da terra".
- Affinché nel momento in cui si vuole creare un abaco nel file di assemblaggio i parametri creati siano leggibili è necessario svolgere un'altra modifica. Per i parametri di istanza: cambiare da Parametro famiglia a Parametro condiviso-> Seleziona-> Modifica -> Gruppi-> Nuovo -> Consegna2; Parametri -> Nuovo -> “c_spessore_consegna2” e “c_altezza da terra_consegna2”.
- Tornando al file di assemblaggio, per visualizzare le caratteristiche degli elementi che ho e vedere in tempo reale i parametri che andrò a variare: Vista -> Abachi -> Abaco/Quantità -> Categoria: modelli generici -> impostare un nome -> ok.
- Selezionare l'Abaco-> Proprietà -> campi -> modifica -> selezionare i campi della prima colonna che si intende visualizzare nell'abaco e con la freccia verde mandarli nella seconda colonna.
- Per lavorare sulla variazione delle altezze (più esattamente dello spessore): selezionare alcuni oggetti-> Proprietà -> modificare i valori di c_spessore_consegna2. Si nota subito una variazione di queste.
- Proseguendo, si nota come la variazione soltanto del parametro dello spessore (grazie all'utilizzo dell'Istanza) su due Tipi di un determinato componente consente già un'ampia varietà:
- Si vuole tuttavia visualizzare in maniera più chiara e poi classificare ed organizzare queste variazioni. Per cui si procede andando sulla vista 3D e facendo: Modifica -> Proprietà-> Sostituzioni visibilità/grafica-> Modifica-> menù Filtro-> Aggiungi -> Modifica/Nuovo -> Sulla prima colonna cliccare su Nuovo e nominarlo come: “1”; sulla seconda colonna spuntare Modelli Generici; sulla terza colonna definire le regole, in questo caso -> Modelli generici-> Commenti-> uguale-> “1”. Stessa procedimento è stato svolto per gli altri filtri da 1 a 6.
- Dare ok-> Aggiungi-> Selezionare i filtri creati ed aggiungerli -> sulla colonna Motivi andare a definire il Riempimento solido e scegliere il colore.
- Nell’abaco oltre a definire i parametri come larghezza e lunghezza è possibile attivare anche il campo dei commenti.
- Dopo averlo definito nell’abaco selezionando i diversi oggetti, aprendo le Proprietà sono stati aggiunti i commenti: scrivendo 1 a tutti gli oggetti più alti, progressivamente fino al numero 6 per gli oggetti più bassi.
- Questa variazione è visibile anche nell’abaco:
- È così possibile ottenere la seguente visualizzazione:
- Alla quale è possibile anche aggiungere l’effetto delle ombre con l’opzione di visualizzazione ombre.
- Avendo però concepito l’assemblaggio di questi elementi parametrici in un quadrato composto a sua volta da quattro quadranti/settori si è scelto di andare a classificare ulteriormente gli elementi. Aggiungendo, come fatto precedentemente per i commenti, anche il campo del “contrassegno”.
- Ad ogni quadrante è stato poi inserito nelle proprietà il contrassegno del settore corrispondente.
- Sono state modificate le opzioni di visualizzazione dell’abaco per avere maggiore chiarezza: selezionare l’abaco-> Proprietà-> Ordinamento/Raggruppamento-> Modifica-> Ordina per: commenti e spuntare Riga vuota, Ordina per: contrassegno e spuntare Riga vuota.
- Successivamente per sfruttare questo contrassegno anche a livello grafico sono stati aggiunti ulteriori filtri: sempre sulla schermata Proprietà-> Sostituzioni visibilità/grafica -> Modifica.
- Sono stati aggiunti, con lo stesso procedimento svolto precedentemente, i quattro nuovi filtri. Questa volta però invece di modificare il colore sono state modificate le trasparenze, per sperimentare l’aspetto che potrebbe avere il vetro colorato e vedere meglio gli elementi retrostanti, per questo il settore che nella visualizzazione assonometrica risulta centrale è stato messo pari al 50%, i due laterali al 20% mentre quello retrostante è stato lasciato totalmente opaco.
- L’effetto è stato il seguente:
- Aggiungendo le ombre:
- Tuttavia, aggiungendo le ombre si nota come queste vengano prodotte soltanto dagli oggetti opachi per cui si è scelto di eliminare questo tipo di filtro e tornare all’aspetto precedente, realizzando la seguente vista assonometrica:
- Infine, modificando le Proprietà della vista da assonometrica a Prospettica è stato possibile cambiare i parametri ed ottenere una vista prospettica dall’alto:
- Altre viste assonometriche e prospettiche: