
Come elaborato progettuale finale abbiamo scelto di focalizzarci sul tema di un rifugio di dimensioni minime (10 mq), utilizzabile come abitazione d’emergenza in condizioni di calamità naturali o come struttura di accoglienza temporanea.
Inoltre per la sua conformazione e per la sua caratteristica di essere facilmente trasportabile, assemblabile ed espandibile in tutte le dimensioni, si può prestare ad un utilizzo in diversi ambiti ricreativi, quali bungalow in campeggi o usi privati.
L’intero edificio si compone di una struttura in pareti portanti in xlam, completamente parametrizzate per permettere una flessibilità totale in fase di progettazione e conseguente taglio e fresatura per opera di macchine cnc.
In realtà l’intera abitazione è stata parametrizzata: dal pacchetto dell’involucro all’inclinazione della falda di copertura per ottenere un edificio efficiente in qualsiasi contesto in cui è collocato.
In particolare per questa consegna finale, abbiamo scelto di studiare la versione minima rispettivamente nella variante ospitante 2 e 4 persone.
Il primo step, dopo aver schizzato le nostre idee progettuali, è stato quello di realizzare delle famiglie di oggetti che andranno a comporre il rifugio.
Di seguito, sono riportate alcune tra le famiglie più significative che compongono il modello 3D
Una volta terminate tutte le famiglie che compongono l'organismo edilizio, abbiamo ricomposto le due idee progettuali di base.
Le varie famiglie si adattano perfettamente alle due ipotesi, con una configurazione finale completamente personalizzabile.

È stato fatto uno studio del volume in rapporto con gli edifici adiacenti e uno studio delle ombre.
Per capire che impatto avrebbero avuto le ombre del nostro edificio sul lotto abbiamo osservato le obre che si vanno a creare e metá luglio nelle ore piú calde (intorno alle 14) e a metá gennaio nella stessa ora.
come si puó notare la corte e una buona parte della facciata viene ombreggiata. La corte potrebbe quindi funzionare da zona di sosta e riposo per le persone anche durante le giornate estive.
D'inverno, con il sole piú basso si va a creare una maggiore ombra la di fuori del nostro lotto. La facciata principale invece, quella che si affaccia a sud rimane soleggiata.
Sab, 09/07/2016 - 14:31
Salve Professore,
è da qualche parte in facoltà a fare revisione?
Grazie mille
Laura Cicchinelli
Ven, 08/07/2016 - 12:36
Lo studio relativo alla radiazione solare è stato fatto su un edificio sito nel quartiere San Paolo e più pecisamente in Via Costantino.
L’analisi è stata effettuata nel mese di Giugno alle ore 17:00. Prima di procedere con lo studio della radiazione vero e proprio abbiamo tentato di capire quale potesse essere l’influenza delle ombre e ci siamo resi conto che la facciata presa in esame risulta essere quasi sempre in ombra.
Questo tipo di ombreggiamento, combinato all’azione degli agenti atmosferici e allo conservativo non ottimale dell’edificio hanno determinato un forte stato di degrado.

Progetto Lab6b
Il progetto è situato all'interno del quartiere Ostiense.
La relazione tra gli diversi edifici determina degli spazi comuni, piu o meno pubblici. La strada continua nella area del progetto, una piazza "pubblica" è creata ed anche degli spazi piu privati.
Abbiamo creato degli edifici di diverse altezze (piu bassi al Sud per una buona esposizione).
Abbiamo fatto l'analisi solare per i mesi di dicembre (12) e giugno (21) alle 12:00.
Analisi 12 dicembre alle 12:00 :
Analisi 21 giugno alle 12:00 :
Si può notare come non ci siano sbalzi di temperatura. Le facciate esterne al lotto sono molto esposte alla luce. Per evitare un irraggiamento troppo elevato abbaimo abbiamo messo dei pannelli di legno sulle ballatoi.
Ven, 08/07/2016 - 00:00