
In questo post riprendiamo l'analisi della radiazione solare e lo studio dell'ombreggiamento degli edifici del nostro progetto. Le forme si sono evolute nell'intento di favorire il soleggiamento delle facciate. Infatti le facciate adesso hanno diversi orientamenti e la loro inclinazione (rispetto al piano immaginario perpendicolare a Sud) permette di ricevere più luce proveniente da Ovest e da Est, dando più possibilità alla luce di entrare negli spazi interni. Inoltre abbiamo inserito due ponti che favoriscono il collegamento tra le zone pubbliche dei tre edifici, che si trovano a piani diversi.
Solstizio d'inverno
09:00 12:00 16:00
Equinozio di primavera
09:00 12:00 16:00
Solstizio d'estate
09:00 12:00 16:00
Equinozio d'autunno
09:00 12:00 16:00
Prendendo in esame i solstizi e gli equinozi dell'anno 2014 possiamo osservare come i tre edifici che vanno a comporre la nostra idea di progetto non si comportino ancora in maniera ottimale per quanto riguarda l'inverno. Le facciate dei palazzi, durante le ore centrali del giorno, ricevono poca luce, eccetto i piani superiori. Questo è un enorme svantaggio, poichè proprio in inverno dovremmo cercare di favorire l'irraggiamento solare al fine anche di evitare costi elevati di riscaldamento. Lo scopo principale di questa configurazione è avere le facciate esposte a Sud completamente irraggiate senza preoccuparci di quelle esposte a Nord in quanto li sono posizionati i ballatoi di distribuzione. In questo modo ognuno degli appartamenti avrà l'ingresso sul ballatoio e l'affaccio a Sud.
La presenza dei ponti sicuramente costituisce un lieve peggioramento per quanto riguarda le facciate esposte a Sud.
Radiazione solare delle facciate esposte a Sud
Inverno Estate
Radiazione solare delle facciate esposte a Nord
Inverno Estate
Con l'analisi dell'irraggiamento solare vediamo in modo chiaro come nel periodo invernale le facciate a Sud siano parzialmente oscurate dagli altri edifici a causa della loro altezza. In estate invece la situazione si ribalta in quanto arriviamo ad avere livelli di radiazione piuttosto alti, con il vantaggio che il piano basamentale rimane fresco.
Render del progetto. Vediamo nella prima immagine la piazza più a Sud dalla parte di Via Portuense, mentre nella seconda vediamo la piazza più a Nord dalla strada di Viale Trastevere.
Adesso andiamo ad analizzare l'ombreggiamento delle piazze generate dagli spazi tra gli edifici. Dato il dislivello di 6 metri abbiamo fatto in modo di avere due piazze interne servite inoltre da un intero piano basamentale ipogeo rispetto al lato di viale Trastevere. In questo piano pensiamo di inserire gran parte dei servizi pubblici che in questo modo possono essere fruibili da tutti.
Solstizio d'inverno
Solstizio d'estate
Dall'analisi fatta delle piazze risulta evidente, purtroppo, che in inverno non ricevono luce, ma al contrario durante l'estate in determinate ore della giornata hanno una discreta illuminazione.
Radiazione solare degli spazi esterni
Inverno Estate
Dall'analisi della radiazione solare notiamo come già intuito che l'altezza degli edifici impedisce al sole di penetrare negli spazi tra gli edifici, così l'ambiente che si crea è fresco in estate ma sarà problematico in inverno, e quindi non piacevole da attraversare.
In conclusione, dopo questa analisi, si sono riconfermati problemi riscontrati precedentemente ma fortunatamente siamo riusciti a migliorare alcuni aspetti di tutto il progetto, portandolo ad uno stadio un po' più avanzato. In ogni caso la nostra ricerca sta continuando con l'obiettivo di migliorare sempre di più la situazione dell'ombreggiamento e della radiazione, quindi non appena faremo delle modifiche aggiorneremo la nostra consegna.
Dom, 10/05/2015 - 22:59
Il Laboratorio che stiamo seguendo, oltre alla progettazione di un organismo edilizio residenziale, richiede anche la progettazione degli spazi esterni o interni che saranno generati dalla forma dell’organismo edilizio; che siano in grado di relazionarsi con il contesto urbano esistente che circonda l’area di progetto
Si è deciso quindi di analizzare quelle alberature che fossero presenti nelle vicinanze del lotto di progetto al fine di avere una conoscenza migliore del contesto urbano dal punto di vista del verde presente nell’area così da progettare degli spazi verdi, nel nostro caso interni, che fossero coerenti nell’uso e nel tipo di vegetazione al fine di migliorare qualitativamente il verde di progetto.
Nello specifico abbiamo analizzato le alberature presenti sull’asse viario di Via del Porto Fluviale confinante a Nord con il lotto in questione.
A Roma sono state censite circa 120 specie di essenze arboree nelle sole alberate stradali, con alcuni generi predominanti tra cui il Ligustro (Ligustrum Japonicum), essenza arborea presente su tutta la Via del Porto Fluviale.
Descrizione:
Il Ligustrum Japonicum è un arbusto o piccolo albero sempreverde, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, composta da 27 generi e circa un migliaio di specie di alberi, arbusti, cespugli e rampicanti decidui o sempreverdi.
La corteccia è liscia di colore bruno.
Le foglie sono lisce e di colore verde, con un margine intero.
I fiori sono di colore bianco, riuniti in pannocchie all'apice dei rami.
I frutti sono delle bacche sferiche di colore nerastro.
Il Ligustrum japonicum è una latifoglia e come tale ha gli ovuli chiusi da un ovario e con semi raccolti in un frutto. Vengono definite Latifoglie piante, arbusti o erbacee con la caratteristica di avere le foglie larghe, indipendentemente dalla loro forma. Sono anche chiamati Caducifoglie, perchè ogni anno perdono le foglie.
Nota Bene:
Secondo il REGOLAMENTO COMUNALE DI ROMA DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO, il Ligustrum japonicum è classificato come albero di 4° classe di grandezza, ossia la sua altezza raggiungibile in maturità si attesta dai 2.5 m agli 8 m, quindi dovrà avere una distanza minima consigliata dagli edifici di circa 1,5 m
Analisi:
Modellazione:
Andiamo quindi a modellare il nostro albero, come sempre aprimo Vasari, questa volta apriamo un nuovo file famiglia.
New > Conceptual Mass > Mass
Selezioniamo il template Mass e successivamente Open:
Ci troveremo ora a lavorare in un nuovo foglio lavoro, ci conviene ora impostare una unità di misura che sia il metro:
Andremo dunque in Manage > Project units
Andiamo ora a modificare l'unità di lunghezza sostituendola in metri: Units > Length
Andiamo ora a creare i livelli del nostro albero, Model > Level
creiamo i livelli impostando le diverse altezze in base alla analisi fatta precedentemente sull'albero in questione.Successivamente è consigliabile rinominare ciascun livello con nomi dei nomi del tipo: inizio tronco, fine tronco...... come in figura:
Creaiamo ora il nostro albero partendo prima dal tronco, clicchiamo su Create form > Solid form
selezioniamo le superfici che delimitano l'inizio e la fine del tronco e clicchiamo su Create form.
Facciamo la medesima operazione per modellare anche la chioma del nostro albero, una volta conclusa la modellazione del nostro albero dovremo creiare il parametro per la caducità delle foglie
Selezioniamo quindi la chioma del nostro albero
ora clicchiamo su LOAD INTO A PROJECT - Selezioniamo ed apriamo il nostro precedente file contenente il lotto di progetto ed il contesto ed inseriamo i nostri alberi dove lo si ritiene più opportuno.

La scelta delle alberature, in relazione allo spazio verde annesso agli edifici di progetto, parte soprattutto dal ragionamento relativo alle dimensioni dell’elemento arboreo, di modo che vi sia un ombreggiamento nelle aree esposte al sole e si crei un riparo visivo dalle edificazioni esistenti, senza però costruire una divisione tra le due parti, ma un luogo piacevole in cui sostare.
I due tipi di vegetazione scelti sono il Prunus Pissardii e l’ Arancio Dolce, preferenze nate da ragionamenti funzionali, dimensionali ed anche di poter riproporre una vegetazione già presente nel territorio romano.
La loro posizione è fatta in base all’utilizzo degli spazi creati dal nuovo edificio e di conseguenza alla necessità di avere parti ombreggiate o luoghi diversi e articolati.
Prunus Pissardii
Il prunus è un albero di taglia piccola originario dell’Europa centrale e Asia centrale e può raggiungere un’altezza di circa 5-7 metri. L’albero presenta un fusto sottile ricoperto da una corteccia rugosa di colore bruno-rossiccio e una chioma di forma tondeggiante. Le foglie sono ellittiche, con margine seghettato, caratterizzate dal colore rosso scuro-violaceo.
I fiori possono essere di colore bianco o leggermente rosato.
Arancio Dolce
L'Arancio dolce (Citrus sinesi) è un albero di modeste dimensioni, in grado di raggiungere un’altezza di massimo 12 m, con una chioma compatta, simmetrica e rotondeggiante. Le foglie sono sempreverdi e la fioritura , con zagare bianche e profumate, è primaverile, mentre i frutti arrivano a maturazione nell'autunno o nell'inverno successivo.
Dopo aver modellato la massa in Vasari (non ci fermeremo alla descrizione del tutorial in quanto per noi l’aspetto prevalente è quello del rapporto tra la massa della vegetazione e il progetto) si è passata alla distribuzione delle due piante per poi ragionare sull’ombreggiamento e quanto esse possono portare benefici.
Analizzero ora la vegetazione inserita nell'area di progetto durante i solsitizi e gli equinozi:
20/03/2015
21/06/2015
22/09/2015
21/12/2015
Considerazioni:
Nelle analisi svolte nella stagione estiva e in quella invernale si è riscontrato che nella parte sud-ovest, dove le preesistenze limitrofe hanno una altezza minima, lo spazio dedicato al verde di pertinenza è fortemente esposto al sole, questo ci porta alla considerazione di dover inserire la vegetazione affinchè si crei una situazione di comfort soprattutto durante l'estate.
Nella parte esposta a nord-est l'ombra creata dal nostro edificio è maggiore nel periodo invernale, sufficiente nel periodo estivo pertanto, grazie a questa analisi svolta con Vasari, abbiamo appurato che in questa parte andremo ad inserire meno vegetazione.
L'analisi del progetto e dell'area di trastevere è compresa nella "delivery 2".
Non ci sono ulteriori aggiornamenti che influiscono sulla radiazione solare, il progetto è progredito in altri aspetti ma non nelle volumetrie sottoposte a radiazione.
Dom, 10/05/2015 - 22:43

Laboratorio 6a_ Analisi di Progetto
Il nostro progetto ha subito varie modifiche, trasformandosi da una torre a pianta quadrata sopraelevata, in due torri di diversa altezza collegate da un elemento orizzontale adibito a spazio pubblico. Il primo progetto non teneva conto del dislivello di 6 metri, inoltre avendo una forma massiva non riusciva ad essere un edificio slanciato e non risultava gradevole dal punto di vista estetico. Perciò per evitare un elemento unico eccessivamente ingombrante, abbiamo optato per due edifici di altezze differenti a pianta rettangolare che accolgono entrambe sia le abitazioni da 20mq a 50mq sia i servizi che proseguono anche nel punto di collegamento orizzontale. Il piano terra, inoltre, è adibito a spazio pubblico, con due ingressi e un ampio spazio verde, e una grande piazza che affaccia su Viale Trastevere.
ANALISI OMBREGGIAMENTO
Per prima cosa abbiamo studiato le ombre che il nostro progetto produce sul contesto e sulla piazza-area verde davanti ai due ingressi durante i quattro periodi dell'anno principali:
EQUINOZIO DI PRIMAVERA
Abbiamo deciso di riportare l'analisi di un solo equinozio poichè durante l'equinozio di autunno si verificava la stessa situazione. Alle 9:00 il nostro edificio oscura parzialmente la piazza che affaccia su Viale Trastevere, ma alle 12:00 la piazza viene completamente illuminata così da rendere lo spazio più piacevole ed accogliente, successivamente alle 18:00 viene ombreggiata dai palazzi adiacenti.
SOLSTIZIO D'ESTATE
La mattina alle 9:00 la piazza viene leggermente ombreggiata e quindi garantisce dei benefici durante il periodo estivo per ripararasi dal sole, mentre alle 12:00 è completamente illuminata.Infine alle 18:00 la piazza è del tutto ombreggiata eccetto il nostro progetto che è ancora illuminato.
SOLSTIZIO D'INVERNO
Durante il periodo invernale la mattina alle 9:00 l'area verde comune è ancora in ombra ma alle 12:00 viene soleggiata, così da diventare una zona accogliente e confortevole.
ANALISI RADIAZIONE SOLARE
Il nostro progetto non è del tutto completo ma abbiamo ipotizzato di disporre gli appartamenti da 20 a 50 mq su tutte e quattro le facciate; dall'analisi della radiazione solare possiamo fare considerazioni diverse per le facciate esposte a Nord Est e per quelle a Sud Ovest.
FACCIATE ESPOSTE A NORD - EST:
Notiamo come le due facciate esposte a Nord siano quelle con valori di radiazione solare più bassi e in particolar modo l'edificio di dimensioni maggiori risente dell'ombra che l'edificio adiacente proietta su di esso.
Durante il periodo estivo la facciata Est raggiunge i 190 kWh/mq, mentre in inverno arriva a 55 kWh/mq. Difatti gli ambienti che affacciano sul lato Est avranno dei valori diversi a seconda dell'altezza e della loro collocazione, poichè quelli ai piani inferiori vengono oscurati dai palazzi circostanti, mentre quelli superiori presentano dei valori elevati dal momento che i nostri edifici raggiungono un'altezza maggiore di quelli adiacenti. Di conseguenza terremo in considerazione questo dato in fase di progetto e posizioneremo degli aggetti o delle pensiline nei punti critici (piani alti).
Radiazione solare estiva - facciata nord-est
Radiazione solare invernale - facciata nord-est
FACCIATE ESPOSTE A SUD OVEST:
Prendendo in analisi gli ambienti a Sud, durante il periodo invernale si arriva a un valore di radiazione solare di 116.7 kWh/mq per quanto riguarda l'edificio più piccolo, e di circa 60 kWh/mq sui piani inferiori dell'edificio più grande. Invece in estate abbiamo dei valori abbastanza elevati poichè si raggiungono i 206.3 kWh/mq su entrambe le facciate, fino ad arrivare a valori estremamente alti sulle parti sommitali (412.7 kWh/mq ).
Radiazione solare inverno - facciata sud-ovest
Radiazione solare estate - facciata sud-ovest
SCHEDULE
La seguente schedule contiene il calcolo aggiornato dei livelli delle masse esaminate. Secondo le linee guida il progetto deve avere una superficie massima di 5000 m2 , suddivisi in 3000m2 per le abitazioni e 1500/2000m2 per i servizi. Dalla tabella emerge che secondo le dimensioni del nostro edificio arriviamo ad una superficie di circa 6000 m2 e dovremmo dunque leggermente ridimensionare l’edificio o comunque tenere conto del fatto che siamo vicini al limite dimensionale massimo.