Ciao a tutti, per questa consegna ho voluto modellare una panchina prendendo spunto dal progetto di Richard Shed , "sticker bench", che ho trovato cercando i tipi di incastri possibili nel legno. Ho quindi ipotizzato una dima a dentelli come perno e sagoma della panchina, a cui poi ho fatto variare colore e materiale.
Ho creato quindi due famiglie tipo "Metric Generic Model Face Based" e poi le ho assemblate in una famiglia madre di tipo "Metric Generic Model".
Ho iniziato dal modello della dima, per cui ho aperto una nuova famiglia "Metric Generic Model Face Based" dalla pagina principale di Revit , ho tracciato dei piani di riferimento orizzontali e verticali usando il comando Array (serie) dando come offset 5 cm, dopodiché dalla vista Elevations>Front ho tracciato con il comando Create>Extrusion>Line la sagoma della dima.
spostando la vista su Elevations ho parametrizzato lo spessore della dima, creando piani di riferimento e quote e utilizzando il stesso processo che ho indicato nel blog precedente.
In questo modo ho ottenuto il primo componente da assemblare.
Per modellare la seconda componente ho aperto un'altra famiglia "Metric Generic Model Face Based". Dato che volevo ottenere un "listello base" ho semplicemente creato un solido con il comando Create>Extrusion di cui poi ho parametrizzato le 3 dimensioni (con 2 parametri, lunghezza e spessore, per cui ci saranno sempre 2 facce quadrate).
A questo punto ho dato un parametro materiale a entrambe le famiglie, caricando gli stessi materiali (Cherry, Plastic white opaque). Selezionando l'estrusione a sinistra comparirà la barra della proprietà, nella quale si dovrà selezionare il "tasto giallo" della finestra Materials and Finishes. Da qui si dovrà aggiungere il parametro materiale, che dovrà poi essere "arricchito" nella finestra delle "Family Types".
Definite quindi le famiglie "componenti" non resta che assemblarle nella Famiglia madre. Ho aperto dunque una nuova famiglia " Metric Generic Model".
Con i tasti "WT" ci si sposta facilmente da famiglia e viste diverse, per cui tendendo tutti i file aperti possiamo passare alla fse successiva.
In ciascuna famiglia ho dato il comando "Load into projects" e ho selezionato da qui la famiglia di destinazione (famiglia madre).
Dalla famiglia madre ho selezionato l'opzione "Place on Work Plane" per posizionare la dima sul reference plane.
Ne ho quindi posizionate 4, allineandole a dei piani che ho creato successivamente, dandogli distanza 1m- 0,5m- 1m.
Dopodiché ho caricato la seconda famiglia componente, andando sempre a utilizzare l'opzione "Place on Work Plane" dalla famiglia madre.
Ora...l'assemblaggio che ho eseguito è stato un po' macchinoso, non so se ho eseguito i comandi corretti o se "sono passata dalla Sicilia per arrivare a Milano", però da qualche parte mi ha portato..!
Per prima cosa ho assegnato diversi materiali alle due famiglie (sempre selezionando un corpo->proprietà->edit type), poi ho copiato e variato i parametri della famiglia 2 in modo che coincidesse con le distanze che avevo dato agli oggetti della famiglia 1.
Ho copiato quante volte mi serviava questo gruppo di tre oggetti e per spostarlo sui vari incastri delle dime ho usato il comando "Edit Work Plane".
Appare quindi una finestra in cui possiamo scegliere come cambiare il piano di lavoro, personalmente ho usato l'opzione " Pick a new host" che mi ha permesso di cambiare il piano di appoggio dei listelli.
Questa operazione avviane per semplice trascinamento delle masse selezionate: non devo fare altro che "lasciar cadere" la massa quando viene evidenziata di blu la superfice che voglio utilizzare come nuovo piano di lavoro.
Dopo avere posizionato i listelli laterali mi sono occupata della seduta: ho quindi semplicemente cambiato i valori ai parametri della famiglia 2 e dopo avere trovarto la forma desiderata ho dato il comando Array (serie).
In questo modo ho ottenuto la pachina dima, probabilmente a posteriori non avrei dato il materiale plastica opaca..anche perché non sono sicura che l'incastro possa funzionare come nel semplice legno-legno.
Mer, 19/11/2014 - 16:28
The purpose of this release is to work with the previous design, a covered walkway, and add more elements to give more complexity to the model.
The work will consist in going to create a number of new families (METRIC BASED GENERIC FACE MODEL), in which we will create new elements to the path, such as seats, parts assembly, cover, etc.
First we open the profile used in the previous installment.
We will create a new item (EXTRUSION) to divert them away from our parent.
Mer, 19/11/2014 - 16:21
creata la nuova sezione"On Demand", Diventato da subito pulsante principale del nostro cruscotto della WebVisione. Permette di navigare in maniera veloce e visualizzare solo determinati contenuti appositamente filtrati, ad ogni sistema di filtro corrisponderà una sezione specifica all'interno dell'On Demand.
Un modo smart per fare ricerca sul sito :). Al momento le categorie disponibili sono:
- delivery 1
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- Website Update
coming soon:
- much more...! :)
Per questa consegna ho preso spunto da un progetto di un padiglione di un architetto danese Soren Korsgaard. Consistente in una base di legno su cui si vanno ad incastrare una serie di elementi snelli dell stesso materiale.
Ho iniziato aprendo una nuova famiglia (Nuova famiglia --> modello generico metrico) e chiamandola Famiglia Madre
Ho creato poi un'altra famiglia, questa volta però basata su una superficie (Nuova famiglia --> Modello generico metrico basato su una superficie).
Nella quale ho creato il mio elemento base, ovvero un pilastro snello di base 5x5cm e altezza 2,1m
L'ho poi importato nel file Famiglia Madre. Scegliendo l'opzione Posiziona su Piano di Lavoro.
In un'altra famiglia sempre basata su superficie ho creato la mia base e l'ho importata.
Allo stesso elemento snello ho poi modificato i parametri, che avevo dato inizialmento, per metterlo in orizzontale, per creare la griglia, che si trova nella parte posteriore del padiglione.
Ho ruotato poi il mio elemento snello per creare la chiusura laterale.
Purtroppo non sono riuscita a terminare il modello per motivi di tempo. Però sempre prendendo in considerazione lo stesso elemento snello si può continuare a ruotarlo per avere il risultato finale.
Mer, 19/11/2014 - 15:09Sono partito da questa suggestione, una sorta di maglia di ombrelloni che per esigenze di rapporto col programma e di tempo ho sintetizzato in qualcosa di simile.
Il risultato mi ha soddisfatto abbastanza anche se non sono riuscito a parametrizzare tutto quello speravo...
Immaginavo inizialmente un elemento dima un po' più complesso di quello che ho ottenuto con Revit: una sorta di ruota dentata con un certo angolo d'inclinazione collegata ad un'altra uguale in forma ma di raggio più grande, sulle quali alloggiare gli elementi di connessione fra i pali. I miei esperimenti con il comando Blend mi hanno dato risultati non disdicevoli e con l'occasione anche qualche piccola delusione...
Innanzitutto ho deciso di discretizzare l'ideale cerchio dentato con un ottagono dentato per non avere in seguito problemi nel piazzare la faccia del listello di connessione. Resomi conto della difficoltà di creare un array funzionante di elementi di sottrazione inclinati (col comando Void Extrusion che permette le classiche operazioni booleane) ho desistito dal creare elementi dentati, e poi di conseguenza anche dal creare due elementi dima complementari in favore di uno singolo. Anche così il lavoro è stato meno banale del previsto. Diciamo quindi che la gran parte del lavoro che ho svolto è stato quello di riuscire a controllare l'elemento dima piramidale con base ottagonale, il passo successivo è stato quello di creare elementi semplici e collegarli tutti nel file "madre", cercando di trovare delle relazioni dimensionali e di collocazione fra loro.
Avendo inizialmente avuto problemi nel controllo della suddetta forma della dima sono partito da una forma piramidale a base triangolare, più semplice a livello quantitativo, identica a livello di tipologia. Una volta trovato il metodo di controllo di questa forma l'ho riapplicato ad una forma concettualmente identica ma con più facce.
Con il sempre attuale e mai passato di moda teorema di Pitagora e qualche formula trigonometrica ero riuscito a creare un piano inclinato di cui l'inclinazione e la posizione si regolavano automaticamente al variare delle dimensioni della piramide. L'avevo fatto per posizionare delle void extrusions in array ma Revit mi dava errori così ho dovuto rinunciare.
Provo ora a ripetere i passaggi fondamentali per la creazione dell'elemento ottagonalea attraverso l'utilizzo del comando Blend.In breve, ciò che è molto interessante del comando blend è che crea una forma estrusa di cui però si può controllare sia la forma di base che quella di sommità oltre alle loro posizioni relative. Quello che si crea nel mezzo è una miscelazione progressiva delle due forme (blend per l'appunto) con interessanti quanto a volte inaspettati risvolti formali, attraverso un metodo di input davvero molto semplice.
1_ COMANDO BLEND
In un file famiglia nuovo, di tipo generic model facebased. Dal pannello Create scegliere il comando Blend e come forma uno dei due pentagoni che permettono di creare geometrie regolari partendo dal raggio della forma o dal raggio che inscrive la forma. Selezionare il numero di facce desiderato, nel mio caso 8. Cliccare col mouse sul centro desiderato dell'oggetto (i due piani di riferimento di default del file). Si è creata così la forma di base dell'oggetto.
2_REGOLARIZZARE IL CONTROLLO DELLA FORMA CREATA
Nonostante in precedenza la dimensione della forma sia stata definita con un valore di raggio, sorprendentemente adesso non è più possibile controllarla così (ecco la prima delusione) e per mantenere la forma regolare bisogna "lucchettare" gli angoli con il comando "angular measure" e usare le distanze dei piani ortogonali alle facce e passanti per il centro per definire l'apotema usando con un po' di pazienza il comando Activate dimensions, un pulsante che compare magicamente se si selezionano tutti i lati dell'ottagono
in questo modo si ha accesso alle dimensioni dell'oggetto che si possono così associare ad un parametro, che unite alle quote aggiuntive associate ai piani a 45° e i lati diagonali dell'ottagono determinano un parametro di controllo unico che si può considerare il valore dell'apotema dell'ottagono. Questa noiosa e lunga operazione si deve poi ripetere per la figura di sommità del Blend ma permette in seguito di avere un controllo soddisfacente della forma creata
La mancanza del "becco" è dovuta a un Void Extrusion cilindrico che avevo usato per bucare verticalmente l'ottagono nel centro, peculiarità che poi non ho usato nel "montaggio" all'interno del file madre. Nelle figure si nota che l'angolo e la distanza del piano associato allo spigolo che avevo impostato cambiano automaticamente al variare delle dimensioni dell'oggetto, a patto che il valore dell'apotema dell'ottagono di sommità tendesse a zero. Purtroppo questa fatica è stata inutile perchè poi non sono riuscito ad utilizzare una forma Void extrusion in un comando Array.
Ho creato in ultimo due distinte famiglie di tipo da utilizzare nel file madre
2_FILE MADRE FACEBASED
Raggiunta una forma abbastanza valida per il mio obiettivo ho aperto un altro file family nel quale ho innanzitutto collocato delle semplici estrusioni cilindriche con 2 valori di parametro (raggio e altezza) create in un altro file famiglia, da utilizzare come pali su cui poggiare le piramidi. Li ho piazzati suna griglia di piani di riferimento con un unico passo in entrambi i versi
In seguito dopo aver caricato la loro famiglia nel file madre, ho poggiato le piramidi sui pali sfruttando la caratteristica dei file facebased che riconoscono le facce degli oggetti e vi associano i nuovi elementi. Ho centrato le piramidi ai pali e li ho lucchettati ai piani di riferimento. Ho alternato la collocazione delle piramidi di tipo 1 e 2 seguendo il disegno sia in verso x che y
Da lì poi ho stabilito un angolo delle piramidi e ho trovato la differenza di altezza relativa
Un passaggio interessante è stato riuscire a calcolare quale fosse fosse lo spessore dei listelli verticali in base al loro angolo d'inclinazione, con il quale ho perfezionato "l'arrivo" sul secondo elemento piramidale poichè il piano di riferimento, non avendo spessore, non mi permetteva di far combaciare automaticamente le facce delle piramidi con quelle dei listelli. In pratica al variare del loro spessore cambia automaticamente anche il valore d'altezza del palo più basso relativamente a quello alto, così come al variare dell'altezza dei pali alti, tutti gli elementi vengono trascinati verso l'alto o verso il basso senza cambiare complessivamente configurazione.
Anche la lunghezza dei listelli è automatizzata per cambiare al variare della distanza fra i pali. Quello che mi manca è la loro inclinazione coordinata all'angolo degli elementi-ottagono.
Mer, 19/11/2014 - 13:43